Fumata nera per la possibile proroga del Superbonus condomini al 110-90% oltre il 31 dicembre 2023: come ampiamente annunciato, nel ddl di conversione del Decreto Asset (DL 104/2023) non ci sono novità rispetto al testo approvato al Senato: la Camera ha approvato il provvedimento senza nuovi correttivi.
Resta soltanto attiva la proroga a fine anno per terminare i lavori nelle villette, con uno stato di avanzamento lavori (SAL) del 30% entro lo scorso 30 settembre.
Proroga Superbonus al 31 dicembre 2023: solo per villette
Il Governo aveva già prorogato al 31 dicembre 2023 la scadenza prevista dal Decreto Cessioni per edifici unifamiliari e funzionalmente autonomi: per questi immobili, il termine ultimo entro cui sostenere le spese per interventi ammessi al “Superbonus villette” al 110% coincide con la fine dell’anno.
La mini-proroga interviene sul decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023, con il quale il Governo ha modificato le regole per la cessione dei bonus edilizi e abolito lo sconto in fattura per le operazioni successive alla data di entrata in vigore del DL (17 febbraio 2023), con ben poche deroghe.
La novità è stata inserita nel Decreto Asset, su cui si sperava di intervenire ulteriormente nel passaggio alla Camera. La scadenza per le villette resta invece allineata a quella per condomini e degli edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità senza ulteriori deroghe.
Cessione crediti a Poste Italiane, ultimo faro
L’ultima chance per lo smobilizzo dei crediti per i privati resta quello di rivolgersi a Poste Italiane, che dal 3 ottobre ha riaperto la sua piattaforma, acquistando bonus edilizi dei diretti beneficiari (quindi solo prime cessioni) per importi fino a 50mila euro, per totali 150mila euro considerando anche eventuali passate cessioni.
Si tratta forse dell’ultima chance per i cosiddetti Esodati del Superbonus, che nonostante i diversi tentativi di trovare una soluzione governativa si sono ritrovati contro un muro di dinieghi.
Per chi è rimasto con i cantieri a metà, l’unica strada percorribile resta quella di pagare i lavori di tasca propria e detrarli in dichiarazione dei redditi pagando un’IRPEF agevolata con aliquota di sconto al 90% sui lavori 2023.
Adempimenti 2023-2024 per crediti incagliati
Il Decreto Asset ha previsto per i titolari di crediti derivanti da cessione o sconto in fattura rimasti incagliati nei cassetti fiscali di darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’evento che ha determinato l’impossibilità di utilizzare il credito. In caso contrario, scatta una multa da 100 euro. L’obbligo scatta dal 1° dicembre 2024 e le istruzioni in realtà non sono ancora arrivate.
Infine, si segnala la possibilità per i cessionari e le imprese fornitrici con bonus “pendenti” di annullare la precedente opzione di utilizzo (detrazione in dieci anni o compensazione in F24) per poter essere liberi di optare per una nuova soluzione, compreso lo smobilizzo verso i soggetti e le banche che acquistano crediti edilizi.