Si avvia verso l’approvazione il decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue 2020/1828, contenente novità in tema di azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori.
Il decreto modifica il Codice del Consumo introducendo una nuova azione rappresentativa che sarà operativa dal 25 giugno 2023 e che tutelerà gli interessi collettivi dei consumatori, differenziandosi non poco dalla class action.
L’azione rappresentativa opera in relazione a 68 materie predefinite e disciplinate da leggi e direttive nazionali. Si tratta di una iniziativa finalizzata a proteggere gli interessi dei consumatori, legittimando un’associazione rappresentativa chiamata ad agire contro operatori commerciali, artigianali, professionali e imprenditoriali al fine di ottenere un provvedimento inibitorio o compensativo per ciascun consumatore aderente.
Una differenza sostanziale con la class action è data dalla possibilità di ricorrere non solo contro imprese ed Enti gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità, ma anche contro:
qualsiasi persona fisica o giuridica, pubblica o privata, che agisce, anche tramite un altro soggetto, per fini relativi alla propria attività commerciale, imprenditoriale, artigianale o professionale.
Cambia anche il modus operandi: potranno proporre un’azione rappresentativa soltanto agli organismi pubblici indipendenti nazionali e le associazioni di consumatori e utenti rappresentative a livello nazionale, iscritte nell’elenco tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Il ricorso andrà presentato al tribunale delle imprese. L’ordinanza che apre il giudizio sarà invece pubblicata sul portale del Ministero della Giustizia.