Sono oltre 300 gli emendamenti presentati in Commissione Finanze alla Camera sul Decreto Cessioni Superbonus e crediti edilizi: dalla proposta di deroga per immobili ex IACP e Onlus ai correttivi per lavori avviati in edilizia libera, ma la novità imminente potrebbe essere lo sblocco per i lavori 2022 rimasti incagliati in piattaforma perché proposti in cessione ma rimasti senza risposta di accettazione da parte delle banche.
Su tutti questi aspetti pare esserci margine di intervento, mentre resta ancor in forse l’ipotesi di compensazione con gli F24. Resta da capire quali correttivi troveranno effettivamente posto nella legge di conversione del DL 11/2023, mentre alcuni potrebbero rientrare in un nuovo decreto legge, da far entrare subito in vigore.
Sblocco crediti incagliati in scadenza
Per i lavori effettuati nel 2022 e per i quali è stata chiesta la cessione dei crediti, poi ma rimasti incagliati perché senza acquirente, la scadenza al momento è quella del 31 marzo 2023, data entro la quale bisogna inviare le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per non perdere il diritto all’opzione. L’ipotesi (discussa anche nel corso di una riunione al Ministero tenutasi il 7 marzo) è quella di assimilare la richiesta di cessione del credito alla cessione vera e propria, in modo da consentire la registrazione sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 31 marzo.
Emendamenti al DL 11/2023
Per quanto riguarda gli altri nodi le decisioni saranno prese nel corso della conversione parlamentare del DL 11/2023. Fra le richieste contenute negli emendamenti, che sembrano destinate all’approvazione perché c’è il consenso della maggioranza, ci sono i seguenti:
- concedere lo sconto in fattura e la cessione del credito per gli immobili ex IACP (case popolari) e per quelli del terzo settore (Onlus);
- risolvere la questione dei lavori in edilizia libera, per i quali è difficile stabilire l’inizio lavori entro il 17 febbraio (determinante per effettuare le operazioni di sconto e cessione), per esempio facendo valere i pagamenti effettuati.
Ancora dubbi, invece, sulla possibilità di utilizzare gli F24 di banche e imprese per sbloccare le cessioni. Sono stati presentati i relativi emendamenti ma il dibattito è ancora aperto, anche in attesa di dati precisi da parte della Ragioneria dello Stato.
Fra le altre proposte di modifica, infine, c’è una nuova proroga per il Superbonus 110% delle villette unifamiliari con il 30% di lavori terminati entro 30 settembre 2022. Attualmente il termine è il 30 marzo 2023 ma ci sono proposte per portarlo a fine giugno 2022 (si era chiesto di inserirla nel Milleproroghe ma la proposta era poi saltata).