Decreto PNRR 3: il Governo velocizza gli appalti

di Anna Fabi

20 Febbraio 2023 09:25

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Il Governo prende il mano il coordinamento del PNRR e semplifica le procedure per velocizzare appalti e lavori, con focus settoriali su edilizia scolastica, giustizia, energie rinnovabili.

Sono due sostanzialmente le novità introdotte dal nuovo decreto PNRR ter del Governo approvato in Consiglio dei Ministri il 16 febbraio: un cambio di governance con una riorganizzazione della Cabina di Regia e una serie di semplificazioni per la realizzazione degli appalti pubblici (iter veloci, strumenti di e-procurement, misure per l’edilizia scolastica e la giustizia).

La nuova governance del PNRR

Sul fronte della governance, viene istituita una nuova struttura di missione alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, direttamente a Palazzo Chigi. Lavorerà fino al 2026 (la timeline del PNRR), avrà un coordinatore e quattro direzioni generali.

Assorbe le funzioni precedentemente assegnate a segreteria tecnica per il supporto alle attività della Cabina di regia e Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, e quelle di punto di contatto nazionale per l’attuazione del PNRR, già esercitate dalla Ragioneria generale dello Stato.

Questa struttura ha poteri rafforzati di intervento nel caso in cui le Regioni non rispettino i tempi di attuazione e si dimezzano i termini per provvedere in caso di inerzia da parte del soggetto attuatore. Il ministro competente, Raffaele Fitto, oltre alla struttura di missione PNRR, può rivolgersi al CdM per rimettere decisioni nel caso in cui ci siano dissensi, dinieghi, opposizioni provenienti da un organo idoneo a precludere la realizzazione di un intervento PNRR.

In parole semplici, c’è una sorta di accentramento della governance del PNRR, con il Governo che prende in mano le redini in fase di attuazione. Sono introdotti anche meccanismi per favorire il controllo e il monitoraggio della spesa degli interventi PNRR e PNC da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Semplificazioni

Anche questa è una parte corposa del decreto, con diverse norme. Vengono estese le procedure super-semplificate a tutti gli appalti PNRR e PNC, in materia di conferenza dei servizi, VIA e acquisizione degli assensi dei Beni Culturali. Si dimezzano i termini per l’esproprio e quelli per l’espressione del parere da parte della Conferenza unificata per le opere PNRR e si ampliano le funzioni del Comitato speciale istituito presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Vengono rafforzate le procedure di e-procurement per l’acquisto di beni e servizi informatici e si facilita la realizzazione della piattaforma digitale nazionale dati (PDND). C’è una nuova norma di rientro dei cervelli: un esonero contributivo a favore delle imprese che partecipano al finanziamento delle borse di dottorato innovativo e che assumono personale in possesso del titolo di dottore di ricerca.

Misure settoriali

  • Edilizia scolastica: enti locali e soggetti attuatori possono fare affidamenti diretti per servizi e forniture (anche di ingegneria e architettura) entro un determinato importo (inferiore a 215mila euro). Nell’ambito del progetto Scuole innovative, si affida ai vincitori del concorso di progettazione la direzione dei lavori con procedura negoziata.
  • Energia: procedura semplificata per promuovere gli impianti chimici “integrati”, su scala industriale, volti alla produzione di idrogeno verde e rinnovabile, e per la realizzazione di pannelli solari e infrastrutture energetiche da fonti rinnovabili.
  • Giustizia: ci sono misure che potenziano la digitalizzazione del sistema giudiziario e gli strumenti deflattivi del contenzioso.