Milleproroghe, ok in Senato: novità su lavoro, stralcio, imprese, immobili

di Anna Fabi

16 Febbraio 2023 20:38

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Smart working, stralcio cartelle, concessioni, bonus prima casa, ricetta elettronica, blocco aumenti in bolletta, isopensione: le novità del Milleproroghe.

Il Senato ha approvato gli emendamenti al  decreto Milleproroghe, che si avvia all’approvazione definitiva entro il 27 febbraio con probabile voto di fiducia alla Camera.

Fra i provvedimenti più rilevanti, lo smart working per i fragili e nel privato anche per genitori di under 14 fino a giugno, il fondo nuove competenze per la formazione on the job, la possibilità nei Comuni di stralcio totale delle cartelle fino a mille euro, i dehors di ristoranti ed esercizi pubblici liberi fino a dicembre. Vediamo in dettaglio

Misure per il lavoro

Il diritto allo smart working per i fragili riparte dal 28 febbraio ed è previsto fino al 30 giugno 2023. Riguarda i lavoratori con patologie accertate sia nel pubblico sia nel privato. Nel privato, lo stesso diritto è riconosciuto anche ai genitori di figli studenti fino a 14 anni (se entrambi lavoratori).

Per quanto riguarda il fondo nuove competenze, i contratti collettivi sottoscritti a livello aziendale o territoriale potranno prevedere, anche per quest’anno, intese di rimodulazione di parte dell’orario di lavoro per permettere al personale la frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze, in relazione a mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.

Tregua fiscale

Nel Milleproroghe c’è poi una modifica alle regole sulla tregua fiscale contenute nella Legge di Stabilità per quanto riguarda lo stralcio. Innanzitutto, i Comuni e gli enti previdenziali privati hanno tempo fino al 31 marzo per deliberare sull’applicazione o meno dello stralcio cartelle fino a mille euro. In secondo luogo, possono eventualmente decidere di applicare lo stralcio integrale, e non solo parziale come inizialmente previsto dalla Manovra.

La Manovra prevede lo stralcio integrale per i debiti verso le amministrazione centrali (Fisco) ed enti previdenziali pubblici (INPS), parziale per enti locali e previdenziali privati. La modifica del Milleproroghe offre la possibilità a questi enti creditori di deliberare lo stralcio totale, ossia la cancellazione del debito (la cartella deve essere inferiore ai mille euro residui al primo gennaio 2023), invece del solo stralcio di interessi e sanzioni.

Sottolineiamo che la quasi totalità degli enti previdenziali privati ha già deciso di non applicare lo stralcio, mentre fra gli enti locali ci sono decisioni diverse. Le delibere fino a oggi approvate però riguardano lo stralcio parziale, mentre c’è tempo fino al 31 marzo per decidere sullo stralcio integrale.

Proroghe per le imprese

Ci sono proroghe rivolte alle imprese di determinati settori:

  • Autorizzazioni uso suolo pubblico – tavolini all’aperto e dehors continuano a essere utilizzabili fino al 31 dicembre 2023 dagli esercizi commerciali, per esempio da bar e ristoranti.
  • Concessioni balneari – la delega per la mappatura delle concessioni balneari è prorogata al 27 luglio, nel frattempo sono prorogate di un anno le attuali concessioni (fino al 31 dicembre 2024 oppure al 31 dicembre 2025 per i Comuni alle prese con un in essere o «difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa»).
  • Birrifici: accisa ridotta del 50% nel 2023 se con produzione annua fino a 10mila ettolitri, del 20% o 30% per chi produce da 10mila a 60mila ettolitri.

IMU, bonus e prima casa

Per quanto riguarda il Fondo Garanzia prima casa, fino al 30 giugno si può ottenere la garanzia per il mutuo prima casa superiore all’80% del valore dell’immobile di giovani coppie, genitori single con figli minori, giovani fino a 36 anni con ISEE fino a 40mila euro, conduttori di alloggi IACP. Sempre sull’acquisto della prima casa, restano fino al 30 ottobre l’imposta di registro del 2% e il credito di imposta in caso di riacquisto della prima casa entro un anno dalla vendita della precedente.

C’è poi una proroga che riguarda la cessione dei crediti edilizi: c’è tempo fino al 31 marzo per inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione dell’esercizio delle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura.

La dichiarazione IMU 2021 va presentata entro il 30 giugno: c’è quindi una proroga di sei mesi rispetto al precedente termine del 31 dicembre 2022 previsto dal decreto Semplificazioni (articolo 35, comma 4, decreto 73/2022), che era già uno slittamento rispetto al termine originario (30 giugno dell’anno successivo a quello a cui si riferisce la dichiarazione).

Altre proroghe

  • Isopensione: era in scadenza a fine 2023 mentre è prorogata al 2026: possono accedere a questa forma di accompagnamento alla pensione prevista dalla legge 92/2012 i lavoratori a cui mancano sette anni al raggiungimento della pensione Fornero; ultima decorrenza ammessa il primo dicembre 2026, con risoluzione del rapporto di lavoro il 30 novembre 2026.
  • Ricetta elettronica in farmacia fino al 31 dicembre 2024.
  • Blocco aumenti in bolletta unilaterali per luce e gas fino al 30 giugno 2023.