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Milleproroghe: più tempo per dire no allo stralcio cartelle

di Anna Fabi

Pubblicato 3 Febbraio 2023
Aggiornato 22 Maggio 2023 20:14

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Emendamenti di Governo al Milleproroghe: slittamento a fine marzo per poter disapplicare lo stralcio cartelle sui tributi comunali fino a mille euro.

Tra gli emendamenti del Governo al Milleproroghe c’è la proroga al 31 marzo per le delibere di disapplicazione nei Comuni dello stralcio cartelle fino a mille euro.

Si tratterebbe di riaprire i termini rispetto al silenzio-assenso scattato dal 1° febbraio per tutte le amministrazioni locali che non hanno emanato alcuna delibera a riguardo per mancanza dei tempi tecnici necessari.

Emendamenti di Governo al Milleproroghe

In base al comma 229, gli enti creditori (amministrazioni locali e istituti previdenziali privati) avrebbero dovuto deliberare il “no” allo stralcio parziale entro il 31 gennaio; in caso contrario scatterebbe il condono di sanzioni e interessi.

Un emendamento del Governo al Milleproroghe chiede ora di spostare al 31 marzo il termine ultimo per la delibera. Di contro, potranno estendere anche al debito originario la sanatoria, applicando in pratica un condono completo.

Delle proposte del primo pacchetto di emendamenti dell’Esecutivo al decreto in discussione presso la Commissione Bilancio del Senato, la novità più rilevante è l’adesione degli enti locali alla tregua fiscale contenuta in Legge di Bilancio.

Fra gli altri emendamenti, segnaliamo una norma che torna a consentire per i pensionati incarichi di vertice negli enti e nelle aziende partecipate o controllate dallo Stato, rimborsi cashback per 43mila cittadini che avevano contenziosi aperti dopo lo stop alla lotteria avvenuto nel 2022, plusvalenze su tre anni e non più cinque, per le società sportive.

Le misure già in vigore

Tra le misure inserite nel testo originario e già in vigore del decreto Milleproroghe, invece, ricordiamo che ci sono il contratto di espansione con ampliamento della platea e lo slittamento di sei mesi per la consegna dei beni 4.0 agevolati con il credito d’imposta.

Tra gli emendamenti presentati, invece, non ci sono invece al momento proposte di proroga su lavoro agile per i fragili, dehors liberi e Superbonus.

L’iter del Milleproroghe

Il decreto è attualmente in discussione al Senato, dovrà poi passare alla Camera. Le commissioni torneranno a riunirsi il 7 febbraio per le votazioni sugli emendamenti. E’ comunque previsto un secondo pacchetto di misure, il cui termine di presentazione è fissato per lunedì 6 febbraio.