Niente stralcio cartelle mille euro per Notai, Avvocati, Commercialisti, Medici, Farmacisti, Giornalisti, Biologi, Geometri e Ragionieri: le rispettive casse previdenziali private hanno deliberato di non aderire alla misura inserita in Manovra per le cartelle fino a mille euro affidate agli agenti della riscossione (come l’AdER) fra il 2000 e il 2015.
La Manovra prevede che, senza un provvedimento contrario dell’ente previdenziale privato da approvare entro il 31 gennaio, lo stralcio si applichi automaticamente.
Nel caso dei contributi previdenziali dovuto alle casse private dei professionisti (così come per i debiti per tributi locali dovuti agli enti locali) sarebbe comunque soltanto parziale, relativo cioè alle sole sanzioni e interessi (per i debiti verso lo Stato e verso l’INPS, invece, viene cancellata l’intera cartella esattoriale). Gli enti che non decideranno in senso contrario, applicheranno lo stralcio parziale.
Vediamo dunque quali sono le regole e quali casse professionali non aderiscono, in base alle delibere finora pubblicate.
Stralcio mille euro: cosa prevede la tregua fiscale
La norma è contenuta nei commi 227 e seguenti della Manovra (legge 197/2022). Prevede lo stralcio automatico, entro il 31 marzo, delle cartelle esattoriali che allo scorso primo gennaio risultavano inferiori ai mille euro di debito residuo. Per i debiti verso le amministrazioni centrali e gli enti di previdenza pubblici, lo stralcio è automatico e totale (nel senso che viene eliminato l’intero debito).
Cartelle verso Casse private: come funziona
Nel caso specifico degli enti previdenziali privati dei professionisti – come per gli enti locali – la cancellazione può riguardare soltanto le sanzioni e gli interessi e l’entro può comunque opporsi all’adozione del beneficio, deliberano la disapplicazione della tregua fiscale entro 31 gennaio. In mancanza di delibera, si applicherà automaticamente lo stralcio parziale.
Quali debiti possono rientrare nello stralcio parziale
Il tetto di mille euro si riferisce all’importo totale della cartella e non solo agli interessi e sanzioni “stralciabili” (che sostanzialmente sono, nel caso dei contributi alle casse private, l’oggetto dell’agevolazione).
- Lo stralcio è applicabile ai debiti in corso di pagamento rateale se, alla data del 1° gennai0 2023, il debito residuo complessivo era inferiore a mille euro e non è stata deliberata dalla Cassa la disapplicazione della misura.
- Lo stralcio dei debiti contributivi alle casse private si può applicare solo alla quota di interessi e sanzioni, con cancellazione automatica (per le cartelle ammesse) entro il 31 marzo.
- Lo stralcio non si applica in nessun caso se l’ente previdenziale ha deliberato in senso contrario entro il 31 gennaio.
Casse professionali che non applicano lo Stralcio
Tendenzialmente, nessuna o quasi fra le casse private di categoria sembra intenzionata ad applicare lo Stralcio fino a mille euro dei debiti 2000-15.
Non tutti gli Enti di previdenza professionale hanno finora ancora pubblicato sul portale la delibera di diniego, riservandosi di farlo entro la scadenza del 31 gennaio. Per esempio, l’ENPAM (medici e odontoiatri) ha deliberato contro lo stralcio il 26 gennaio ma pubblica il provvedimento soltanto martedì 31 gennaio.
Ecco l’elenco degli enti che hanno già detto no allo Stralcio:
- CNN (Notai).
- Cassa Forense (Avvocati),
- CDC (Dottori Commercialisti),
- CNPR (Ragionieri),
- ENPAM (Medici e Odontoiatri),
- ENPAF (Farmacisti),
- ENPAB (Biologi),
- Cassa Geometri;
- INPGI (Giornalisti).
Per tutte le altre casse previdenziali, la scadenza ultima per rendere noto l’eventuale disapplicazione dello Stralcio parziale è martedì 31 gennaio.