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Legge di Bilancio, apertura di Governo a modifiche su pensioni e POS

di Anna Fabi

Pubblicato 7 Dicembre 2022
Aggiornato 10 Aprile 2024 07:16

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Verso gli emendamenti alla Legge di Bilancio: dopo i vertici di maggioranza e con i sindacati prime aperture a modifiche su multe POS e Opzione Donna.

Entra nel vivo la fase del dibattito parlamentare sulla Legge di Bilancio: nella giornata del 7 dicembre ci sono stati una cabina di regia a Palazzo Chigi per fare il punto all’interno della maggioranza di Governo e poi un vertice con i sindacati. Nel frattempo, sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti, per cui ora i lavori in commissione Bilancio alla Camera proseguiranno con la discussione e il voto sulle proposte di modifica.

Il tutto, con i tempi contingentati di questa manovra di bilancio, che va approvata entro fine anno, motivo per cui i tempi del dibattito parlamentare sono fortemente compressi e probabilmente si arriverà in Senato fra Natale e Capodanno.

Le possibili modifiche al testo della Manovra

Le misure su cui si discute sono il tetto al contante, la soglia per le sanzioni POS a chi rifiuta pagamenti con carta, le nuove restrizioni per l’Opzione Donna, la scure all’indicizzazione delle pensioni.

Al termine della cabina di regia, Giorgia Meloni ha mostrato disponibilità a variazioni sulle sanzioni POS (riducendo l’asticella a 30 euro) e sull’Opzione Donna, con soluzioni di compromesso tra vecchie e nuove regole.

Quest’ultimo tema è stato anche al centro del vertice con i sindacati, che nelle audizioni alla Camera hanno presentato diversi rilievi. Anche in questa occasione Meloni ha difeso la manovra, pur manifestando disponibilità a discutere di una serie di richieste e ad intervenire, eventualmente, con provvedimenti successivi alla manovra.

Ad ogni modo, le posizioni sembra rimaste sostanzialmente immutate, con Cgil e Uil che hanno confermato gli scioperi dal 12 al 16 dicembre e la Cisl che invece apprezza la disponibilità del Governo alle aperture.

Maurizio Landini (Cgil) ha sottolineato che le risposte del Governo «hanno confermato le profonde distanze su fisco, precarietà e tutela del potere d’acquisto», Pierpaolo Bombardieri (Uil) ha ribadito «critiche e giudizio positivo sulla manovra», Luigi Sbarra (Cisl) ha definito il confronto «molto importante», pur ribadendo le richieste di modifica presentate dal sindacato, e infine Capone ha definito la manovra «non completamente negativa».