Si sblocca l’iter di conversione in legge del decreto Aiuti bis con l’accordo di maggioranza sul Superbonus: voto unanime delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato sul nuovo testo del provvedimento, per cui il Dl Aiuti bis passa al voto dell’aula del Senato e giovedì 15 settembre arriva alla Camera, mettendo così al riparo i 17 miliardi già stanziati per sostenere famiglie e imprese a fronte del caro energia e dell’impennata dell’inflazione.
Superbonus: come cambiano le responsabilità
La pietra della discordia, che ha provocato slittamenti nell’approvazione del provvedimento anti-crisi, è stata la questione delle sanzioni in presenza di frodi legate all’utilizzo del Superbonus 110% e, più nel dettaglio, alla cessione del credito. La linea di mediazione emersa negli ultimi giorni ha consentito l’intesa che evita la responsabilità solidale per le banche in caso di irregolarità.
Obiettivo finale, arginare un fenomeno che negli ultimi sei mesi ha fatto partire molte indagini (spesso legate a cessioni plurime a fronte di lavori edilizi mai conclusi) senza ingessare troppo il mercato dei crediti fiscali. Il motivo del contendere era rappresentato dalla formulazione di un emendamento che prevedeva la responsabilità solidale in capo al cessionario del credito (comprese le banche), nel caso di irregolarità.
Alla fine, ecco il punto la mediazione: la responsabilità è limitata ai casi di dolo, e quindi le sanzioni colpiranno solo chi ha effettivamente adottato condotte fraudolente o irregolari.
Da capire fino a che punto questa novità potrà davvero sbloccare il mercato dei crediti edilizi incagliati, che rischiano di mandare in fallimento migliaia di aziende che avevano anticipato i costi dei lavori ma che poi non hanno potuto incassare i crediti a fronte della cessione alle banche, che a loro volta hanno sospeso tutte le nuove operazioni per smaltire i controlli sulle operazioni già accettate.
Altre novità del Dl Aiuti bis
Per il resto, fra le modifiche più rilevanti della legge di conversione rispetto al decreto, l’abolizione della misura relativa al docente esperto, che prevedeva un premio annuale di 5.640 euro, sostituita con un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva.
Altre novità: proroga al 31 dicembre del diritto allo smart working per lavoratori fragili e genitori di figli fino a 14 anni; aumento da 750 a mille euro del limite di impignorabilità delle pensioni.
Verso il Dl Aiuti ter
Oltre alla legge di conversione del Decreto Aiuti bis, in vista c’è anche il tanto atteso Decreto Aiuti ter, che il Governo potrebbe approvare entro la fine di questa settimana. Per farlo, deve prima attendere un voto parlamentare che autorizzi l’utilizzo di circa 6 miliardi di risorse già approvate in CdM, destinate a finanziare il nuovo provvedimento (che in tutto, risorse permettendo, varrà circa 13 miliardi). Il voto sull’aggiornamento di bilancio (che non prevede nuovo deficit) è previsto sempre per giovedì 15 settembre alla Camera.