Lavoratori che non hanno preso il bonus 200 euro previsto dal primo decreto Aiuti (dl 50/2022) perchè in cassa integrazione o maternità, dottorandi e assegnisti di ricerca, collaboratori sportivi penalizzati dalla crisi Covid, pensionati con prima decorrenza da luglio: sono le nuove categorie di soggetti a cui il Decreto Aiuti bis ha esteso il bonus una tantum. Nel testo del provvedimento in vigore da mercoledì 10 agosto manca invece l’estensione a nuove categorie di lavoratori stagionali e precari.
Vediamo con precisione chi sono i nuovi aventi diritto al bonus, quando arriverà, come sarà pagato e come si coordina la nuova disciplina con quella precedente.
Bonus 200 euro dipendenti: i nuovi ammessi
L’allargamento della platea riguarda prima di tutto quei dipendenti che, pur essendo in forza lo scorso luglio e pur rientrando nella soglia di reddito dei 35mila euro sono rimasti esclusi perchè coperti esclusivamente da contribuzione figurativa INPS (lavoratori in cassa integrazione a zero ore, maternità obbligatoria, congedo). E’ sempre il datore di lavoro che paga il nuovo bonus in busta paga, ma stavolta con la retribuzione del mese di ottobre (accreditata entro i primi di novembre) e previa autodichiarazione che in questo caso attesta una diversa condizione, ossia quello di non aver già preso il bonus 200 euro del primo DL Aiuti e di essere stato destinatario di eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’INPS fino al 18 maggio scorso.
Compatibilità con il taglio del cuneo fiscale
Il Decreto Aiuti bis prevede anche nuovi sostegni economici anti-inflazione per i lavoratori dipendenti, in particolare un taglio del cuneo fiscale dell’1,2% per il secondo semestre dell’anno, aggiuntivo rispetto allo sconto già in vigore da inizio anno, che sale dunque al 2%. Le due misure (bonus 200 euro e taglio del cuneo fiscale) non sono alternative l’una all’altra per i nuovi destinatari del bonus 200 euro. Se rientrano nei requisiti (reddito annuo fino a 35mila euro lordi), hanno diritto sia al bonus 200 euro esteso sia al taglio del cuneo fiscale.
Bonus 200 euro: gli altri nuovi aventi diritto
Le altre nuove categorie ammesse al bonus 200 euro dal Decreto Aiuti bis:
- Dottorandi e assegnisti di ricerca – i contratti devono essere attivi al 18 maggio scorso, i destinatari devono essere iscritti alla gestione separata INPS, non possono essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e non devono avere una pensione. Bisogna presentare domanda all’INPS;
- Collaboratori sportivi: devono avere beneficiato di una delle indennità Covid previste nel 2020 e 2021, la somma una tantum sarà automaticamente pagata da Sport e Salute Spa, senza presentare domanda. La legge non indica un termine preciso, per cui su questo punto bisogna attendere istruzioni.
Rifinanziamento Bonus per autonomi e professionisti
Infine, è stato rifinanziato il Fondo previsto dall’articolo 33 del decreto Aiuti che prevede l’indennità anche per autonomi e professioni. Sono stati destinati 100 milioni in più, per cui le risorse salgono da 500 a 600 milioni di euro. I dettagli applicativi sono contenuti nel decreto ministeriale attuativo appena firmato dal ministro Andrea Orlando, che fissa a 35mila euro il tetto di reddito anche per questa platea di lavoratori.