Tutti i dipendenti con un rapporto in essere a luglio 2022, se erano rimasti esclusi dal bonus 200 euro previsto dal primo decreto Aiuti perché destinatari di soli contributi figurativi INPS, rientrano ora nella platea grazie all’allargamento previsto dal decreto Aiuti bis. Questi lavoratori erano rimasti fuori dal bonus non avendo una busta paga con competenze per il mese di luglio, mentre adesso lo riceveranno invece in ottobre.
Bonus 200 euro: nuovi beneficiari
Il lavoratore dovrà auto-dichiarare di non avere preso altra indennità come pensionato, e di essere stato destinatario di eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’INPS. Per esempio, i cassintegrati a zero ore o chi era in congedo coperto da contribuzione figurativa. Il datore di lavoro, in presenza di questa dichiarazione, versa il bonus in ottobre.
Sono stati inseriti fra i destinatari del bonus 200 euro anche i collaboratori del settore Sport che siano stati destinatari di ristori Covid. I 200 euro vengono versati automaticamente (quindi non dovrebbe essere necessario presentare domanda), ai percettori di una delle indennità previste dalle normative con le misure a sostegno della crisi Covid del 2020 e 2021.
Precari: i nodi irrisolti
Non sembra che sia invece stata risolta la questione dei precari. Si ipotizzava l’estensione del bonus 200 euro ai quelli della Scuola non più in forze a luglio, e in generale ad altre casistiche di lavoratori precari tagliati fuori dal precedente bonus per motivi legati alla data dell’assunzione.
In definitiva, il DL Aiuti bis ha provveduto ad una semplice estensione delle precedenti regole sul bonus 200 euro ammettendo i cassaintegrati a zero ore di luglio e chi si trovava in congedo, con la sola estensione ulteriore ai collaboratori dello Sport che hanno percepito le indennità anti Covid. Per il resto, rimangono le regole previste dal primo decreto Aiuti.
Bonus 200 euro alle Partite IVA
C’è però una novità relativa ad autonomi e professionisti: un rifinanziamento del Fondo da cui attingere per versare la somma una tantum. Per garantire che tale versamento arrivi effettivamente a 200 euro anche per questa platea di beneficiari, le risorse salgono di 100 milioni, passando dai precedenti 500 euro agli attuali 600 milioni.
Si attende un decreto ministeriale attuativo per far partire questo bonus, di cui ancora non si conoscono i dettagli operativi, come per esempio il tetto di reddito.