In arrivo la Circolare dell’Agenzia delle Entrate che in parte sblocca il mercato della cessione dei crediti: un documento di interpretazione autentica permetterà il frazionamento annuale dei bonus edilizi. Ad annunciarlo è stato il direttore Ernesto Ruffini: la piattaforma per la cessione attribuirà un codice univoco per le singole annualità con la possibilità di cessioni parziale in corso d’anno, le cui istruzioni sono oggetto di un provvedimento di prossima emanazione.
Vecchi crediti bloccati
La cessione dei crediti consente di vendere l’agevolazione fiscale (per Superbonus e gli altri lavori edilizi agevolati) ottenendo liquidità immediata, ma «i crediti non possono formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione». Questo vincolo sta impedendo alle banche di smaltire le vecchie pratiche perché non è facile monetizzare per intero i crediti.
L’annuncio di una possibile frazionabilità, almeno sui nuovi crediti, potrebbe dunque sbloccare un mercato ormai paralizzato, per le limitazioni legislative e per le difficoltà del sistema bancario nell’assorbire le richieste. I correttivi del decreto Aiuti (cessione tra banca e correntista non solo al quarto passaggio) non hanno infatti risolto il problema dei vecchi crediti: ad oggi, la banca deve cedere l’intera detrazione che ha già acquistato.
Cessione crediti per singole annualità
Il ministero dell’Economia, Daniele Franco, aveva già spiegato che il frazionamento senza paletti era da escludere perché incompatibile con le regole sulla tracciabilità. Ora Ruffini conferma le parole del ministro ma, con una una interpretazione autentica, ha annunciato che si permetterà il frazionamento per anno grazie all’attribuzione di un codice non più legato all0intera cessione ma anche alla singola annualità. Questo alleggerirà di molto la portata del problema.
La normativa «consente, dopo la prima comunicazione di esercizio dell’opzione, di cedere o di compensare le singole annualità di cui il credito si compone anche riferite al singolo beneficiario, purché la singola annualità non venga ulteriormente frazionata in un momento successivo». Il combinato delle novità inserite nel Decreto Aiuti e delle nuove interpretazioni sulla frazionabilità delle cessioni si traduce nelle seguenti regole.
- E’ possibile effettuare un massimo di quattro cessioni (più, eventualmente, lo sconto in fattura da parte dell’impresa che effettua i lavori). La prima cessione è libera, poi ci sono due cessioni solo verso le banche e una cessione che le banche possono effettuare nei confronti dei propri correntisti.
- Le operazioni di cessione vanno inserite nell’apposito piattaforma predisposta dall’Agenzia delle Entrate: nel momento in cui viene inserita la prima si attribuisce un codice, una sorta di bollino blu, che ne consente poi la tracciabilità. Questo sistema consente di attribuire il codice alle singole annualità.
Gli ulteriori chiarimenti su quest’ultimo aspetto, anche di coordinamento con la normativa, saranno contenuti nell’atteso provvedimento di interpretazione autentica.