Ci sono alcuni aspetti rilevanti nella norma sul nuovo obbligo di fattura elettronica esteso dal 1° luglio 2022 anche ai contribuenti forfettari e contenuta nel decreto PNRR:
- la nuova identificazione della soglia dei 25mila euro di fatturato come parametro di esclusione, indipendentemente dal regime fiscale;
- l’applicazione dell’obbligo dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023 per tutti coloro che nell’anno precedente hanno registrato ricavi o compensi sopra i 25mila euro;
- l’estensione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 dell’obbligo di fattura elettronica a tutti;
- il rimando a future decisioni UE dopo il 2024, per il quale non è ancora possibile legiferare.
Quando diventa obbligatoria la fattura elettronica?
La nuova norma amplia la platea dei contribuenti obbligati alla fatturazione elettronica ma ne cambia il parametro applicativo di base: non più l’applicazione o meno del regime forfettario ma il reddito o i ricavi annui. Questa nuova formula di esclusione opera inoltre solo per gli anni fiscali 2022 e 2023 perché dal 2024, per poter applicare dopo l’obbligo di e-fattura, bisogna attendere le nuove regole UE sull’IVA. Al momento, per inserire nella legislazione italiana l’obbligo di fattura elettronica prima e per poterlo applicare fino al 2024 (comprendendovi i forfettari fino a 25mila euro), l’Italia ha dovuto chiedere specifica autorizzazione UE.
=> Fattura elettronica Forfettari: il testo del decreto
Da qui al 2024 dovrebbe intanto completarsi la nuova legislazione comunitaria, nell’ambito del piano d’azione l’IVA nell’era digitale, che potrebbe introdurre l’obbligo della fatturazione elettronica europea. Vediamo tutto.
Fattura elettronica da luglio, la platea
Per definire il perimetro d’azione del nuovo obbligo di e-fattura il riferimento normativo è l’articolo 18 del decreto 36/2022, che va a modificare il dlgs 127/2015 eliminando l’esonero generico per i contribuenti forfettari (Partite IVA con reddito fino a 65mila euro che pagano la flat tax) ed aggiungendo invece il nuovo parametro: nell’anno precedente, aver conseguito ricavi o percepito compensi superiori ai 25mila euro.
Chi non ha l’obbligo di emettere fattura elettronica?
Prima considerazione importante: la nuova legge prevede non solo l’obbligo di fattura elettronica per forfetari sopra i 25mila euro di ricavi o compensi ma per tutte le Partite IVA che fatturano più di questa cifra, indipendentemente dal regime fiscale che applicano.
Chi è esonerato dalla fattura elettronica?
Con la nuova norma, in via teorica ci sono nuove Partite IVA esonerate: coloro che registrano compensi fino a 25mila euro annui anche senza applicare la flat tax. Vero è che il regime forfettario è un regime fiscale naturale, nel quale si entra e si fuoriesce al superamento o meno della soglia dei 65mila, ma in via teorica si potrebbe optare per il regime ordinario e rimanere esclusi dalla fatturazione elettronica.
Chi non ha la partita IVA non deve fare fattura?
Restano esclusi sotto i 25mila euro non solo i forfettari ma anche i contribuenti che hanno scelto di pagare le tasse con le regole ordinarie. Viceversa, tutti coloro che fatturano più di 25mila euro, sono adesso ricompresi nell’obbligo, comprese le ASD in regime Legge 398/1991 che fatturano fino a 65.000 (prima escluse).
Chi può fare fattura cartacea?
In base alla nuova legge, dal 1° luglio 2022 le uniche categorie che restano escluse dall’obbligo di fatturazione elettronica solo gli operatori definiti come “piccoli produttori agricoli” (art. 34, comma 6, del Dpr n. 633/1972), i quali erano già esonerati dall’emissione di fattura anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica. Per il resto, chiunque emetta fattura e dichiari compensi o ricavi superiori a 25mila euro, deve emettere fattura ed emetterla elettronica.
Obbligo fattura elettronica per tutti nel 2024
Per quanto riguarda il periodo di applicazione della norma, se è vero che dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 202 l’obbligo di e-fattura riguarda solo coloro che nell’anno precedente hanno registrato ricavi o compensi sopra i 25mila euro e che dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 l’obbligo è esteso a tutti, è anche vero che dopo questa data è difficile fare previsioni, nel senso che bisogna aspettare le decisioni di Bruxelles.
Regolamentazione IVA nella UE
Nell’ambito della sopra citata iniziativa Ue sull’IVA nell’era digitale, è prevista entro il terzo trimestre di quest’anno una specifica proposta normativa europea, dopo una consultazione pubblica che è iniziata il 20 gennaio e termina il prossimo 5 maggio 2022 (quindi, sono gli ultimi giorni per inviare eventuali commenti).
La consultazione si rivolge a professionisti, operatori del settore, imprese e anche alle PMI, punta a raccogliere «i pareri dei portatori di interessi in merito all’adattamento delle attuali norme IVA all’era digitale e al modo in cui la tecnologia digitale possa essere utilizzata sia per aiutare gli Stati membri a combattere le frodi sia per apportare benefici alle imprese». Fra i temi, anche l’obbligo di fatturazione elettronica.
In conclusione: i nuovi obblighi di fatturazione elettronica per i contribuenti sopra i 25mila euro di fatturato annuo – precedentemente esclusi perché forfettari – scattano dal primo luglio 2022 e proseguono fino al 31 dicembre 2023. Nel 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica sarà generalizzato per tutti in Italia. Nel frattempo, si attendono le decisioni europee sulla nuova regolamentazione IVA comunitaria, per capire se sarà possibile prevedere l’obbligo di fatturazione elettronica anche dopo il 2024, o se sarà addirittura introdotto per tutta Europa.