Da giovedì 30 giugno 2022 entrano in vigore le sanzioni (30 euro più il 4% del valore della transazione) per gli esercenti che rifiutano pagamenti con POS (carte di credito e bancomat). Vediamo i dettagli della norma, i controlli a cui possono essere sottoposti negozi e studi con servizio al pubblico ed alcuni esempi pratici.
Obbligo POS e sanzioni
L’obbligo di accettare transazione con POS per i negozianti e tutti gli altri soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazione di servizi, anche professionali, è in vigore dal 2014 (legge 179/2012) ma non erano mai state introdotte sanzioni per gli inadempienti. L’applicabilità delle sanzioni scatta finalmente grazie al DL 36/2022, che fa riferimento all’articolo 15, comma 4-bis, del decreto legge 179/2012, e la cui applicazione è stata anticipata al 30 giugno 2022 (il termine originario era il 1° gennaio 2023).
Denunce e controlli
I clienti possono contestare le operazioni negate chiamando le forze dell’ordine nel momento in cui vengono rifiutate oppure sporgendo denuncia. Chi commette violazioni non può neppure avvalersi dell’oblazione amministrativa (quindi, non è possibile ottenere una riduzione a 1/3 della sanzione se si paga nei 60 giorni successivi alla contestazione).
Sono ammessi anche accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria, anche attraverso perquisizioni. Non solo: il controllo incrociato tra i dati dei corrispettivi giornalieri inviati dai commercianti e i dati inviati dei gestori delle carte di credito sulle transazioni quotidiane, permettono di evidenziare comportamenti elusivi.
Sanzioni POS: esempi di calcolo
Con il Decreto Recovery Plan, per chi non rispetta l’obbligo di POS si applica una sanzione minima di 30 euro + il 4% del valore della pagamento digitale rifiutato. Ad esempio:
- sanzione di 30,4 euro (30 + 0,40) per una spesa di 10 euro;
- sanzione di 32 euro (30 + 2) per una spesa di 50 euro;
- sanzione di 34 euro (30 + 4) per una spesa di 100 euro.
Per assolvere all’obbligo, in base alla nuova norma, è sufficiente accettare anche un solo circuito, un solo tipo di carta di debito (ad esempio il bancomat) ed una sola di credito. Chi teme i costi di installazione del POS tradizionale può optare per un POS virtuale oppure per soluzioni alternative. In alcuni casi basta installare una mobile app per accettare un pagamento elettronico.