Approvato l’emendamento inserito nel Milleproroghe che sposta al primo gennaio 2023 l’entrata in vigore del tetto massimo di mille euro per le transazioni in contanti, facendo ritornate la soglia consentita a 2mila euro per tutto il 2022.
Soglia contanti: emendamento al Milleproroghe
Il 1° gennaio 2022 era divenuta operativa la disposizione sull’utilizzo del denaro contante e dei titoli al portatore in Italia introdotta dall’articolo 18 del DL 124/2019, che ha finora limitato l’uso del contante per pagamenti di prestazioni, beni e servizi a 999,99 euro. Adesso le cose sono destinate a cambiare, tornando indietro alle regole 2021. L’emendamento che rimanda di un anno la norma per incentivare la tracciabilità dei pagamenti è stato approvato per un soffio, passando con il parere contrario del Governo. A votare contro l’Esecutivo sono stati Lega, FI e FdI. Il correttivo entrerà in vigore con la definitiva conversione in legge del decreto Milleproroghe.
Cosa cambia per i pagamenti 2022
Dunque, con le novità dell’ultima ora apportate nel maxi-decreto contenente tutte le proroghe di fine anno, nei prossimi giorni convertito definitivamente in legge, si rimanda di un anno l’imposizione della soglia dei mille euro per i pagamenti in denaro liquido, tornando indietro alle precedenti regole. In pratica, fino al al 31 dicembre 2022, il limite di utilizzo torna ad essere fissato a 1.999,99 euro (soglia simbolica di 2mila euro) per singolo pagamento e per transazioni frazionate nell’arco di 7 giorni ma tra loro collegate.
Restano operative le consuete eccezioni per i pagamenti e i prelievi tramite banche, Poste e istituti di moneta elettronica. Per i cittadini stranieri non residenti in Italia che effettuano transazioni per shopping e turismo, previa comunicazione all’Agenzia delle Entrate, si applica invece la soglia di 15mila euro. Su entrambe queste deroghe non rileva la proroga appena provata, trattandosi di misure in questo caso strutturali.