Un nuovi servizio INPS per scovare le irregolarità negli appalti: si chiama MoCoa (Monitoraggio congruità occupazionale appalti) e mira a tutelare non soltanto i lavoratori ma anche i committenti, co-obbligati in solido dopo la conclusione dell’appalto. Il sistema incrocia i dati dei flussi Uniemens di appaltatori e subappaltatori per rilevare eventuali inadempienze in materia di congruità nel numero degli occupati, su cui è di recente intervenuto il Legislatore apportando un significativo giro di vite.
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Come funzione il sistema MoCoa
L’azienda committente registra l’appalto nel servizio INPS, il sistema genera un Codice identificativo appalto (Cia) e lo invia tramite PEC agli appaltatori/subappaltatori, per accedere nella pratica e registrare i lavoratori con specifica percentuale di allocazione mensile. Il sistema confronta i dati e genera il Documento di congruità occupazionale Appalti (DocOA).
A cosa serve la procedura
Ogni stazione appaltante deve utilizzare questa procedura per consentire il controllo dei suoi appaltatori, ha spiegato il direttore generale dell’INPS, Gabriella Di Michele, secondo cui:
dall’utilizzo di questa procedura possono discendere diversi interventi migliorativi in termini di sicurezza sul lavoro, di lotta al lavoro nero, trasparenza degli appalti e tutela dei lavoratori.