Nonostante il peggioramento della situazione Covid, sono tantissimi i lavoratori al lavoro in presenza. E con la variante Delta anche in Italia inizia a subentrare la ben più contagiosa Omicron, molti datori di lavoro si chiedono come riconoscerne i sintomi per evitare assenze improvvise e complesse procedure di sostituzione dei dipendenti che risultino positivi al Coronavirus dopo un tampone, anche se muniti di Super Green Pass. Come distinguere i sintomi di Omicron dal semplice raffreddore, essendo questi molto simili, e come comportarsi sul lavoro in caso di insorgenza? Vediamo quali sono i sintomi spia per individuare il prima possibile un potenziale contagio da Sars-coV-2 e capire se è necessario fare un tampone molecolare per una diagnosi certa, dalla quale scaturisce la procedura Covid-19.
Sintomi Omicron
Omicron si presenta come una variante del Covid-19 abbastanza differente, in termini sia di sintomatologia che di contagiosità. Quali sono le differenze con le altre varianti del Coronavirus? Sembra essere molto più contagiosa delle altre ma con sintomi ed effetti meno evidenti e più simili a una comune influenza, con disturbi legati alla gola (prime vie respiratorie) e non ai polmoni.
Come distinguere Omicron dal raffreddore
Secondo un recente studio pubblicato negli Stati Uniti sono fondamentalmente tre i sintomi che, in ufficio, al lavoro o anche a casa, ci consentono di distinguere la variante Omicron dal comune raffreddore. Più in particolare è molto probabile che si tratti di Covid-19 Omicron in caso di insorgenza dei seguenti sintomi:
- gola secca;
- dolore nella deglutizione;
- febbre anche lieve, rara in caso di raffreddore;
- mal di testa forte e anomalo;
- perdita di gusto e olfatto (ma non sempre).
Un monitoraggio del Regno Unito sembra aver rivelato che il mal di gola è un sintomo comune tra coloro che sono stati confermati positivi a Omicron: molti pazienti positivi a questa variante del Coronavirus hanno segnalato come primo disturbo la gola irritata, seguita dopo da congestione nasale, tosse secca e dolori muscolari. Solitamente, poi, Omicron non causa tosse forte e problemi alla respirazione come le altre varianti del Covid, tra cui la Delta.
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Sintomi Omicron sul lavoro
Sintomi di Covid Omicron sul lavoro, cosa fare? Anche quando tutte le norme per la prevenzione del contagio da Coronavirus vengono applicate correttamente in azienda e dai lavoratori è sempre possibile che i sintomi di contagio da Covid-19 si presentino nel corso dell’attività lavorativa. In questo caso è importante agire tempestivamente:
Cosa deve fare il lavoratore
Il lavoratore deve subito informare il datore di lavoro, isolarsi preventivamente e quindi informare il proprio il medico curante o i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica di riferimento che valuteranno la necessità di effettuare il tampone.
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Cosa deve fare l’azienda
In caso di tampone con esito positivo oltre all’isolamento del lavoratore è indispensabile che l’azienda:
- avverta immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal ministero della Salute;
- aiuti ad individuare i possibili contatti stretti per procedere con la loro eventuale quarantena che ricordiamo avere oggi regole differenti per vaccinati e non, anche in base alle tempistiche con le quali è stata ricevuta l’ultima dose del vaccino anti Sars-coV-2.