C’è una nuova data per le sanzioni a commercianti e professionisti che non accettano pagamenti digitali con carta di credito o bancomat: dal primo gennaio 2023 scatta una multa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione. Lo prevede la legge di conversione del Decreto Recovery, il dl 152/2021, all’articolo 19-ter. Sostanzialmente, viene riproposta la stessa multa prevista dal luglio 2020 e mai applicata.
Meno contanti, più digitale
Ricordiamo che la norma sui pagamenti elettronici si inserisce nella più ampia strategia che mira ad incentivare le transazioni digitali riducendo al contempo l’uso del contante, anche e forse soprattutto in ottica di riduzione dell‘evasione fiscale. Su questo fronte c’è un’altra norma rilevante, che è in vigore dal primo gennaio 2022, e che abbassa la soglia dei pagamenti in contanti a mille euro, dai precedenti 2mila euro.
Obbligo POS e sanzioni
La nuova norma va a modificare l’articolo 15 del dl 179/2012, che regolamenta i pagamenti digitali e prevede che, a partire dal primo gennaio 2023: «nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento», si applica nei confronti del soggetto obbligato, quindi all’esercente o al professionista, «la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento». Esempio: per una transazione da 100 euro con pagamento digitale rifiutato, il commerciante paga una sanzione di 34 euro.
Chi rischia le sanzioni
I soggetti obbligati ad accettare i pagamenti con carte di credito e di debito sono coloro «che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi», quindi in pratica commercianti, imprese, professionisti.
Il commerciante non è tenuto ad accettare tutte le tipologie esistenti di pagamenti digitali. La norma impone di consentire il pagamento con le carte, «relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito». In pratica, l’esercente o il professionista deve obbligatoriamente avere un POS, anche virtuale, che consenta di accettare almeno una carta di credito e un bancomat.