Riforma del tirocinio extra-curriculare e mandato al Governo e alle Regioni per la definizione di nuove linee guida in materia: è quanto prevede la Legge di Bilancio 2022, che attua un giro di vite sulle inadempienze da parte delle aziende che ospitano tirocinanti e inasprisce le sanzioni in caso di non conformità alla normativa, in particolare nei casi di sostituzione di un rapporto di lavoro e di mancata erogazione di indennità di partecipazione.
Tirocini in Legge di Bilancio 2022
La Manovra 2022 rimarca la differenza tra tirocinio curriculare ed extra-curriculare. I commi dal 720 al 726 dell’Articolo 1, in particolare, ridefiniscono la disciplina per il percorso formativo di alternanza tra studio e lavoro, finalizzato all’orientamento e alla formazione professionale. Per lo stage in azienda vengono identificati anche nuovi princìpi, che dovranno pertanto essere recepiti dalle normative regionali.
Tirocinio curriculare: cosa è
Si definisce “curriculare” il tirocinio finalizzato al conseguimento di un titolo di studio. La normativa di riferimento è l’articolo 18, della legge n. 196/1997 seguito dal decreto n. 142 del 25 marzo 1998, mentre invece i tirocini extracurriculari hanno regolamentazione regionale in base all’Accordo Stato/Regioni e relative linee guida.
Tirocinio extra-curriculare: come cambia
I tirocini extra-curriculari sono disciplinati dalle singole Regioni, competenti in materia di formazione professionale. La Conferenza Stato-Regioni traccia però le linee guida condivise, dalle quali le Regioni possono attingere per emanare leggi conformi ai dettami comuni a livello nazionale.
Linee guida Stato-Regioni
Le ultime linee guida sui tirocini emanate dalla Conferenza Stato-Regioni risalgono al 2017 e regolamentano la durata massima degli stage, le caratteristiche del soggetto ospitante e dei tutor, i limiti e i divieti nell’utilizzo di tirocinanti, l’indennità e le tutele sul fronte formativo. La Legge di Bilancio 2022 prevede che vengano emanate nuove linee guida, con accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni entro 30 giugno (180 giorni dall’entrata in vigore della Manovra).
Nuovi princìpi per attivazione di tirocini
Le nuove Linee Guida dovranno essere redatte nel solco dei seguenti princìpi:
- revisione della disciplina per circoscriverne l’attivazione ai soli soggetti con difficoltà di inclusione sociale;
- individuazione degli elementi qualificanti (congrua indennità di partecipazione, durata massima comprensiva di eventuali rinnovi, limiti numerici di tirocini attivabili in relazione alle dimensioni d’impresa);
- definizione di livelli base di formazione, con bilancio delle competenze iniziale e certificazione di quelle finali;
- definizione di forme e modalità di contingentamento per vincolare l’attivazione di nuovi tirocini all’assunzione di una
quota minima di tirocinanti al termine del periodo di tirocinio; - previsione di misure di contrasto agli abusi, anche individuando le puntuali modalità di svolgimento delle attività.
Sanzioni per aziende irregolari
La Manovra prevede sanzioni nel caso in cui il tirocinio non risulti conforme ai regolamenti:
- per fraudolenta sostituzione di un rapporto di lavoro, l’azienda è punita con una multa di 50 euro per ciascun tirocinante e per ciascun giorno di tirocinio, ferma restando la possibilità di farsi riconoscere il rapporto di lavoro subordinato per vie legali;
- se invece l’azienda non paga al tirocinante l’indennità di partecipazione prevista dalla legge regionale, pagherà una sanzione proporzionata all’illecito, da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 6.000 euro.
Adempimenti e regole
Per gli stage extracurriculari è prevista una comunicazione al Centro per l’Impiego da parte dei datori di lavoro ospitanti entro 24 ore dall’avvio del tirocinio, con i dati anagrafici dello stageur, la data di avvio e di cessazione del percorso formativo, la tipologia di tirocinio e l’indennità di partecipazione prevista. L’azienda è anche tenuta a rispettare le disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro anche per i tirocinanti.