Gli emendamenti alla Manovra arrivano in commissione Bilancio entro lunedì 29 novembre, nel frattempo sono iniziate le audizioni con enti del terzo settore, associazioni imprenditoriali delle PMI e rappresentanti delle professioni, che proseguiranno con quelle di istituzioni, esperti e parti sociali: è il calendario ufficiale comunicato dal Senato sull’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2022, arrivata a Palazzo Madama in settimana e martedì 16 novembre assegnata alla commissione Bilancio in sede referente. L’esame del ddl quest’anno è iniziato in Senato per poi passare alla Camera. I tempi sono però strettissimi, l’approvazione come è noto deve arrivare entro fine anno e ci sono in mezzo le festività di Natale, per cui sembra probabile che a Montecitorio il testo arriverà blindato da voto di fiducia.
Le Audizioni
Sono già stati ascoltati, fra gli altri: Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, CNA, Confapi, Confagricoltura, CIA-Agricoltori italiani, Coldiretti, COPAGRI, Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Confprofessioni, Associazioni europee di professionisti e imprese (AEPI), Rete professioni tecniche (RPT). Lunedì è il turno di Confindustria, ABI (banche italiane), Ania (assicurazioni), i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Martedì 23 novembre presentano le proprie considerazioni il Ministero dell’Economia, la Banca d’Italia, la Corte dei Conti e l’Ufficio parlamentare di Bilancio.
Gli emendamenti
Il termine per la presentazione degli emendamenti è lunedì 29 novembre. A quel punto, inizieranno le votazioni sulle varie proposte di modifica e, dopo che il testo sarà approvato dalla commissione (prevedibilmente, a inizio dicembre), il testo arriverà nell’Aula del Senato. Come detto, l’ipotesi più probabile è che alla Camera si proceda con voto di fiducia, senza quindi apportare nuove modifiche alla Manovra.
Il Disegno di Legge
La Legge di Bilancio contiene misure per 30 miliardi di euro. Il capitolo nell’ambito del quale si attendono le principali novità nel corso dell’iter parlamentare è la riforma fiscale, dopo che nel ddl del Governo è stato inserito solo il finanziamento per il taglio IRPEF e IRAP (8 miliardi di euro). Dibattito ampio anche sulla riforma pensioni, con un tavolo parallelo aperto con i sindacati ma possibili correttivi già al Ddl (su Quota 102, Opzione Donna e APE Sociale). Fra gli altri capitoli, la riforma degli ammortizzatori sociali, le proroghe lunghe per il Superbonus e le altre agevolazioni edilizie (altro ambito passibile di correttivi), crediti d’imposta Transizione 4.0 per gli investimenti delle imprese, nuove misure per la genitorialità e per la parità di genere.