Cambiare cognome è un percorso teoricamente possibile ma che nella pratica viene consentito solo a patto di rientrare in determinate casistiche che giustifichino tale necessità. I casi più classici di cambio di cognome sono quelli che generano vergogna o rivelano la propria origine naturale o il legame con situazioni o persone che generano disagio. Ci sono poi i casi in cui il cambio di cognome comporta una sostituzione, ad esempio dal cognome paterno a quello materno, o l’aggiunta di un altro cognome al proprio.
A valutare la validità della richiesta presentata e delle ragioni che hanno portato la persona a chiedere il cambio di cognome è il Prefetto. Vediamo quali sono i passaggi da seguire per evitare errori, se si sta pensando di cambiare cognome.
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Cambiare cognome: procedura e costi
La procedura da seguire per cambiare il cognome, qualora giustificata da motivazioni ritenute valide, è semplice, veloce ed economica (grazie al Regolamento per la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile (DPR 396 del 3/11/2000), così come modificato dal DPR n.54/2012). così come anche per il cambio di nome.
La domanda di richiesta di cambio cognome deve essere presentata in Prefettura e sottoscritta dal richiedente in presenza del dipendente addetto a riceverla, o inviata per posta ordinaria allegando fotocopia di un documento di riconoscimento. Per i minori la domanda va redatta e sottoscritta da entrambi i genitori.
La richiesta, per essere ammissibile, deve avere determinate caratteristiche, che possiamo così riassumere:
- devono rivestire carattere eccezionale;
- sono ammesse in presenza di situazioni rilevanti, supportate da adeguata documentazione e significative motivazioni;
- in nessun caso possono riguardare l’attribuzione di cognomi di importanza storica o comunque tali da indurre in errore circa l’appartenenza del richiedente a famiglie illustri o particolarmente note nel luogo in cui si trova l’atto di nascita del richiedente o nel luogo di sua residenza.
A chi presentare la richiesta di cambio cognome
La richiesta di cambio cognome deve essere presentata all’Ufficio Territoriale del Governo (U.T.G.) – Prefettura della provincia del luogo di residenza o di quello nella cui circoscrizione é situato l’ufficio dello stato civile dove si trova l’atto di nascita al quale la richiesta si riferisce.
Cambio cognome: gli step
- Ricevuta l’istanza, il Prefetto assume le informazioni sulla domanda curandone l’istruttoria;
- se ritiene la richiesta ammissibile autorizza, con apposito decreto, il richiedente a far affiggere all’albo pretorio del Comune di nascita e del Comune di residenza attuale, un avviso contenente il sunto della domanda;
- prescrive eventualmente che il richiedente notifichi il sunto della domanda a determinate persone interessate dal cambiamento richiesto.
- L’avviso deve restare affisso per trenta giorni consecutivi e risultare dalla relazione del responsabile in calce, con i seguenti casi particolari.
Interessato nato e residente all’estero: affissione solo all’albo dell’ufficio consolare nella cui circoscrizione il richiedente risiede.
Interessato residente all’estero ma nato in Italia: affissione, oltre che all’albo dell’ufficio consolare, anche all’albo pretorio del Comune di nascita.
Interessato nato all’estero ma residente in Italia: affissione solo all’albo pretorio del Comune italiano di residenza.
- Trascorsi 30 giorni senza che sia proposta opposizione, il richiedente presenta alla Prefettura competente: un esemplare dell’avviso con la relazione che attesta la eseguita affissione e la sua durata; la prova delle eseguite notificazioni quando queste sono state prescritte.
- A questo punto, il Prefetto: accerta la regolarità delle affissioni; vaglia le eventuali opposizioni; provvede (o meno) ad emanare il decreto di concessione al cambiamento del cognome richiesto.
Cambio di cognome: il diritto di opporsi
L’affissione ha lo scopo di dare modo a chiunque ritenga di avere interesse, di presentare opposizione alla domanda. Tale opposizione può essere presentata non oltre il termine di trenta giorni dalla data dell’ultima affissione o notificazione. Il decreto di concessione, nei casi in cui vi sia stata opposizione, deve essere notificato, a cura del richiedente, agli opponenti.
Cambio cognome: moduli e documentazione
Solitamente la documentazione richiesta per il cambio di cognome, reperibile sul sito della Prefettura di riferimento, è la seguente:
- domanda con marca da bollo da 16,00 euro (esente per nomi ridicoli, vergognosi o rivelanti l’origine naturale);
- dichiarazione sostitutiva (o i relativi certificati) attestante il luogo e la data di nascita, la residenza, lo stato di famiglia e la cittadinanza;
- eventuale documentazione utile a sostenere le motivazioni della richiesta;
- fotocopia di un documento di identità;
- eventuale dichiarazione di assenso dei possibili cointeressati, accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità degli stessi.