Verso l’obbligo di Green Pass per il Pubblico Impiego, i dipendenti delle società partecipate dallo Stato, in tribunali e organi costituzionali: la decisione potrebbe arrivare in settimana, le valutazioni sono in corso anche per i lavoratori del settore privato. Giovedì 16 settembre dovrebbe tenersi un apposito Consiglio dei Ministri sul tema, preceduto da una cabina di regia, per legiferare in proposito.
In pole position, nuovi obblighi per organi costituzionali, agenzie fiscali, enti culturali, federazioni sportive, fondazioni, istituti di ricerca, enti di previdenza e società partecipate dallo Stato. Non ci sono ancora certezze, ma la strada è tracciata, come più volte confermato dai diversi esponenti di Governo, a partire dal Premier Mario Draghi finendo e dal Ministro della Salute Roberto Speranza per finire con Giancarlo Giorgetti, che però parla in prima persona pur dando voce ad una linea ampiamente condivisa.
L’estensione dell’obbligo di Certificazione Verde Covid-19 negli ambienti di lavoro potrebbe avvenire in uno o più step – dipendenti pubblici, dipendenti delle attività soggette a restrizioni, dipendenti privati – ma si punta ad uniformare la regola o al massimo suddividerla in due: pubblico e privato. A tale scopo, sono in corso le interlocuzioni tra il Ministero del lavoro e le parti sociali (sindacati e imprese) per arrivare ad un obbligo esteso e generalizzato, pur con le eccezioni e le tutele del caso.
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Prevedibilmente, si partirà a ottobre, con tanto di sanzioni connesse per i trasgressori, pecuniarie e amministrative. Il modello potrebbe essere la scuola: multe e sospensione della prestazione lavorativa con relativa retribuzione dopo cinque giorni. Quasi certamente con una platea di 1,2 milioni di dipendenti della PA stimati, ai quali dovrebbero essere annessi enti pubblici (tranne quelli economici) e società partecipate (come Poste). Per gli organi costituzionali dovrebbe esserci un rinvio alla loro autonomia, mentre per i tribunali dovrebbero essere disciplinati specifici aspetti.
Il decreto potrebbe entrare in vigore tra il 10 e il 15 ottobre, per dare il tempo di vaccinarsi a chi non ha ancora fatto la prima dose. L’obiettivo è di raggiungere il 90% della popolazione vaccinabile prima della stagione invernale.