Per programmare i servizi di Trasporto Pubblico locale nel rispetto delle regole Covid, in vista della riapertura a settembre delle scuole e delle attività produttive e lavorative, i ministri Mariastella Gelmini (Affari Regionali) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture e Mobilità Sostenibili) hanno incontrato i Presidenti di Regioni e Province autonome per illustrare la bozza delle linee guida nazionali, attualmente al vaglio del CTS.
Corse, capienza e controlli
Tra le proposte emerse, ad esempio, c’è quella di mantenere la regola della capienza all’80% sia in zona bianca sia in zona gialla. Per le zone arancione o rosse il coefficiente di riempimento è fissato al 50%. Entro il 2 settembre, le Regioni adegueranno i propri piani per la gestione del TPL e per i servizi aggiuntivi sulla base delle indicazioni dei Tavoli prefettizi, utilizzando a tale scopo le risorse messe a disposizione dal Governo: 618 milioni di euro, più 800 milioni per eventuali perdite o costi aggiuntivi per le aziende di trasporto dovute al Covid, utilizzabili anche l’aumento di corse e mezzi.
In tema di ripristino dei controlli (con sanzioni per chi non paga il biglietto o non indossa la mascherina) contenuto nelle linee guida, i costi saranno coperti dalle risorse di Governo e indicati nei piani che le Regioni invieranno. D’altro canto, come ha ricordato Giovannini:
esiste già una normativa, la Legge di Bilancio 2021, che prevede la possibilità per i controllori di fare anche il controllo del rispetto delle norme sanitarie.
La prossima settimana saranno definite le procedure per verificare l’attuazione da parte degli operatori delle linee guida. Alla fine di settembre sarà condotta una verifica sull’attuazione dei piani, in vista della Legge di Bilancio il 2022.
Green Pass e Mobility Manager
Il tema di Green Pass per i conducenti, e in generale per gli operatori del trasporto a contratto con il pubblico, in base alle dichiarazioni del Ministro Giovannini:
è in discussione, come è in discussione l’uso del green pass per altre categorie di lavoratori.
Sullo sfondo, ci sono anche le linee guida per le aziende con più di 100 dipendenti e per le PA locali, che entro il 31 dicembre dovranno definire e attuare dei piani di mobilità, nominare un responsabile interno, gestire e potenziare la flessibilità di orari e sedi di lavoro (favorendo lo smart working), alleviando in questo modo il carico sui trasporti e contribuendo ad una gestione più efficiente del tragitto casa lavoro, a beneficio dei lavoratori ma anche della mobilità urbana.
Quello che stiamo mettendo in campo in termini di potenziamento dell’offerta TPL, in termini di Mobility Manager per distribuire meglio lo smart working, ci può aiutare ad affrontare meglio i mesi a venire.