Gli obblighi legati al Green Pass che scattano dal 6 agosto (ad esempio per il ristorante, la palestra, gli eventi o feste) durerà fino al 31 dicembre 2021 sull’intero territorio nazionale, indipendentemente dai colori delle Regioni, mentre restano invariate eventuali regole più severe in zona rossa (chiusura i ristoranti ecc.): sono precisazioni contenute nel Dossier dell’Ufficio studi della Camera, dove sta per iniziare l’iter di conversione in legge dell’ultimo Decreto Covid (dl 105/2021).
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Green Pass: durata e applicazione
Il dossier fornisce alcuni chiarimenti applicativi, innanzitutto sulla durata dell’obbligo di green pass. Il termine temporale finale, si legge, «è costituito, implicitamente, dal 31 dicembre 2021, in base al nuovo termine generale, posto dal presente decreto, per il complesso delle disposizioni relative all’emergenza epidemiologica e alla distinzione del territorio nazionale in diversi colori». Oltre che ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale, la Certificazione verde COVID-19 non è richiesta ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica, per i quali verrà creata una Certificazione digitale dedicata (finché non sarà disponibile, possono essere utilizzate quelle in formato cartaceo).
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In tutti gli altri casi, la Certificazione verde COVID-19, lo ricordiamo, va esibita nelle seguenti occasioni.
- Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
- Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
- Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- Sagre e fiere, convegni e congressi;
- Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
- Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- Concorsi pubblici.
Per quanto concerne verifica e sanzioni, il dossier suggerisce di:
chiarire l’ambito soggettivo di applicazione e in particolare se sia punita solo la violazione dell’obbligo di verifica del possesso delle certificazioni verdi (ex comma 4 dell’articolo 9-bis) o anche la condotta dell’utente che fruisca senza la prescritta certificazione di una delle attività o dei servizi per i quali è richiesta.
Per quanto riguarda il coordinamento con le norme sui passaggi di colore delle Regioni, le regole si applicano in tutte le zone: bianche, gialle, arancioni e rosse «a condizione e nella misura in cui le attività a cui sia inteso l’impiego del certificato siano ammesse per quella zona». In pratica, continuano ad applicarsi le restrizioni più rigide previste dalla collocazione cromatica.
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Nuovi obblighi per i trasporti
Intanto, in base alle anticipazioni, il Governo starebbe preparando un nuovo provvedimento, per stabilire le regole da seguire in vista della ripresa della scuola a settembre e non solo: non si esclude che l’obbligo di Certificazione Verde possa essere esteso ai trasporti nazionali di lunga percorrenza (treni, traghetti e voli interni) già da agosto.
Si attende un consiglio dei ministri nel quale dovrebbero trovare posto nuove disposizioni in materia, probabilmente la prossima settimana, per avere modo di concludere prima i vari vertici con le parti interessate. Venerdì 30 luglio, tra l’altro, il ministero dell’Istruzione Patrizio Bianchi presenterà alle Regioni il piano Scuola con le linee guida e la “forte raccomandazione” per la vaccinazione degli insegnanti. Resta quindi in sospeso l’obbligo del vaccino per il personale scolastico. Maggiori certezze sembrano invece esserci in ambito spostamenti (ad esclusione dei mezzi pubblici locali, almeno per ora). Con un nuovo decreto l’obbligo verrebbe esteso, forse già dal 6 agosto, ai trasporti di lunga percorrenza come aerei e treni, traghetti e navi.