Novità in tema di blocco dei licenziamenti, che scade il 30 giugno per l’industria e l’edilizia: in vista c’è la proroga selettiva, limitata ad alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi, in particolare il tessile, assieme a quelli connessi come abbigliamento e calzature. Ma non si escludono altre ipotesi, per esempio una proroga anche per le aziende che, pur appartenenti ad altri settori, sono coinvolte in tavoli di crisi. I sindacati continuano a chiedere il rinvio per tutti ma la decisione definitiva verrà presa entro mercoledì, con un consiglio dei ministri che approverà uno specifico decreto. Nello stesso provvedimento dovrebbero confluire anche altre proroghe, a partire dal blocco della riscossione. Vediamo tutto.
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Blocco licenziamenti con nuova cassa Covid
Sullo sblocco dei licenziamenti, dopo la cabina di regia convocata nel tardo pomeriggio di lunedì 28 giugno – con la partecipazione del presidente del Consiglio Mario Draghi, i ministri per la Famiglia Elena Bonetti, la Salute Roberto Speranza, l’Economia Daniele Franco, il Lavoro Andrea Orlando, la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e le Politiche agricole Stefano Patuanelli – il Governo ha iniziato a cercare una sintesi fra le diverse posizioni in campo.
La prima decisione presa è la proroga del divieto di licenziare nei settori del tessile, abbigliamento, calzature, forse anche articoli in pelle, contestualmente ad una ulteriore tranche di nuova CIG Covid. Si parla di 18 settimane aggiuntive di cassa integrazione con causale Covid, da utilizzare entro fine ottobre. Ma sul tavolo ci sono anche altre proposte: innanzitutto il blocco dei licenziamenti anche per le imprese coinvolte negli 85 tavoli di crisi attualmente aperti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per le quali si prevede una nuova CIGS gratuita (si parla di 13 settimane). C’è anche l’idea di prolungare lo stop ai licenziamenti in rapporto all’utilizzo della cassa Covid, consentendolo quindi alle imprese che hanno utilizzato maggiormente questo strumento, indipendentemente dal settore di appartenenza, ma su questo appunto ci sono per ora meno certezze.
Altre proroghe in arrivo
Le decisioni che il Governo prenderà, anche sulla base delle indicazioni della cabina di regia alla quale partecipano i rappresentanti delle forze parlamentari, confluiranno in un decreto legge. La convocazione del Consiglio dei Ministri potrebbe avvenire martedì 29 o mercoledì 30 giugno. Nel decreto potrebbe essere inseriti anche altre misure già annunciate nei giorni scorsi:
- proroga a fine agosto del blocco della riscossione,
- proroga a fine settembre per rottamazione e saldo e stralcio,
- proroga al 31 luglio per le delibere TARI,
- riapertura Nuova Sabatini.