Oltre al via libera definitivo per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (inviato alla Commissione Europea entro la scadenza del 30 aprile), il Consiglio dei Ministri del 29 aprile ha approvato il decreto-legge che attua il Fondo complementare al PNRR e introduce misure finalizzate alla realizzazione degli investimenti.
Il Fondo integra le risorse UE destinate al Recovery Plan italiano con ulteriori risorse nazionali, finalizzate alla realizzazione di numerosi progetti. Gli interventi finanziati con lo stanziamento da 30,6 miliardi di euro nell’ambito del Fondo riguardano i seguenti ambiti:
- servizi digitali e cittadinanza digitale (Piattaforma PagoPA e App IO);
- tecnologie satellitari ed economia spaziale;
- riqualificazione edilizia residenziale pubblica;
- interventi per le aree del terremoto;
- Ecobonus e Sismabonus (gli eventuali minori oneri restano vincolati alla proroga dell’agevolazione);
- infrastrutture e mobilità sostenibili (rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi) per i porti e miglioramento accessibilità e sicurezza stradale;
- investimenti sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali e altri interventi in materia;
- salute, ambiente e clima; ospedale sicuro e sostenibile; ecosistema innovativo della salute;
- Case dei servizi di cittadinanza digitale; transizione 4.0; accordi per l’innovazione;
- costruzione e miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie;
- contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo;
- iniziative di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale.
Il decreto legge prevede anche l’incremento di 15,5 miliardi di euro per quanto concerne la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) relativo alla programmazione 2021-2027.