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Legge di Bilancio 2021, tutti i bonus e gli incentivi in stallo

di Barbara Weisz

9 Aprile 2021 17:22

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Niente bonus idrico e chef o anno bianco autonomi e incentivi alle imprenditrici: emanati 6 decreti attuativi su 150 previsti dalla Manovra 2021.

Con una battuta amara si potrebbe dire che è una “non notizia”: mancano i decreti attuativi per i tanti nuovi bonus (e non solo) previsti dalla Legge di Bilancio 2021. Come sempre nessuna novità, ma forse un ritardo più accentuato del solito: a più di tre mesi dall’entrata in vigore della Manovra, mancano oltre 140 su 150 provvedimenti necessari per dare attuazione alle misure introdotte. Va detto che c’è stata di mezzo una crisi di Governo e che le priorità dell’Esecutivo sono assorbite dalla pandemia, ma è anche vero che ci sono misure che il Paese in difficoltà aspetta, a partire dal bonus idrico da mille euro (per il rinnovo di sanitari e rubinetterie domestiche). E ci sono anche tanti strumenti di sostegno imprenditoriale, come gli incentivi all’impresa femminile e l’esonero contributivo per gli autonomi colpiti dall’emergenza Covid, nonché i diversi fondi settoriali per le imprese.

Tempi di attuazione

In tutto, la Manovra 2021 (legge 178/2020) prevede circa 150 decreti attuativi, nella maggior parte dei casi previsti fra 60 e 90 giorni dall’entrata in vigore (fine marzo, termine ormai scaduto). Non si tratta di scadenze rigide: i provvedimenti attuativi possono essere approvati in ritardo ma, fino a quando non arrivano, bloccano l’iter di entrata in vigore delle misure a cui si riferiscono.

Decreti approvati

  • Piano vaccini anti Covid: è già stato aggiornato diverse volte.
  • Bonus impatriati: proroga per cinque anni dell’agevolazione fiscale per lavoratori che dopo un periodo all’estero trasferiscono al residenza fiscale in Italia, riservata a famiglie con figli, con diverse fattispecie specifiche (comma 50).
  • Fondi trasporto pubblico alle Regioni per i servizi aggiuntivi anti Covid (comma 81).
  • Fondo per il turismo di ritorno: ingresso gratuito nei musei degli italiani residenti all’estero (comma 90).
  • Interventi edilizi sui conservatori storici (comma 535).
  • Dati rilevanti per la determinazione IRAP (comma 1107).

Decreti mancanti

Mancano più di 140 decreti per rendere operativa la manovra economica, comprese tante misure per le imprese, il lavoro e il fisco: fondo PMI creative, misure per particolari settori (vino, apicoltura, turismo), credito anti usura, microcredito, sostegno parità salariale di genere, assunzione ricercatori, bonus tv, bonus banda larga. Fra i ritardi più rilevanti e attesi:

  • Anno bianco autonomi: fondo per l’esonero contributivo riservato a lavoratori autonomi con reddito 2019 fino a 50mila euro e perdita pari almeno al 30% nel 2020. Il Fondo, istituito dal comma 20, è stato anche rifinanziato dal Decreto Sostegni, ma mancano i decreti del Ministero del Lavoro per esercitare l’opzione.
  • Bonus idrico: bonus di mille euro per la sostituzione (entro il 31 dicembre 2021) di sanitari e rubinetterie con nuovi apparecchi a scarico ridotto e flusso d’acqua limitato, destinato alle persone fisiche. Previsto dai comma da 61 a 65, attende un decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente per regolamentarne l’utilizzo.
  • Bonus auto elettriche famiglie con ISEE fino a 30mila euro: contributo del 40% sull’acquisto di auto con prezzo di listino fino a 30mila euro. Previsto dai commi 77-79, attende un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.

=> Assunzioni e imprenditoria femminile: incentivi in Manovra

  • Sostegni impresa femminile: ci sono diverse misure previste, da un Fondo per il sostegno all’imprenditoria femminile (comma 97) alla formazione del comitato impresa donna. Sono necessari diversi decreti del MiSE.
  • Bonus Chef: credito d’imposta al 40% sull’acquisto di beni strumentali o sulla partecipazione a corsi di formazione per i cuochi, applicato alle spese del primo semestre 2021. Previsto dai commi 117-122, attende decreto del MiSE.
  • Compensazioni crediti e debiti da transazioni commerciali: è una piattaforma dell’Agenzia delle Entrate prevista dal comma 227, ma attende un decreto della Giustizia, in collaborazione con Economia, MiSE e Innovazione, sentito il parere del Garante Privacy.