Entro fine aprile è previsto un nuovo provvedimento economico sulla scia del Decreto Sostegni, con ulteriori indennizzi e ristori alle imprese e ai professionisti penalizzati dalle chiusure anti Covid. Tra le misure attese, anche nuove formule di moratoria su mutui e finanziamenti per il credito di famiglie e imprese, con la riproposizione degli interventi del Decreto Liquidità (sospensione delle rate per i debiti contratti dalle aziende, prestiti agevolati a garanzia pubblica e nuove dilazioni di pagamento).
Un altro importante capitolo che potrebbe essere riscritto è anche quello della Riscossione, che potrebbe intraprendere la strade della riforma vera e propria. Un apposito decreto ministeriale dovrebbe dare seguito alle ultime misure agevolative, dando vista ad un intervento strutturale volto a gestire il magazzino delle cartelle esattoriali arretrate, in parte anche con un condono automatico dei ruoli inesigibili con determinate caratteristiche.
Un altra misura allo studio è la possibilità di rinvio a giugno il pagamento degli acconti IRPEF e IRAP unificandolo al saldo, oppure rateizzarlo (se non addirittura abolirlo per i contribuenti in difficoltà).
Tutto questo, con un nuovo scostamento di Bilancio, quantificato nelle stime del DEF (Documento di Economia e Finanza), previsto entro il 15 aprile (la scadenza è il 10 aprile ma si potrebbe ritardare). Lo stanziamento per la copertura delle misure sul tavolo, ammonterebbe a circa 30 miliardi di euro (cifra che sarà richiesta in Parlamento), secondo la seguente suddivisione:
- nuovi ristori – con un peso maggiore per le attività economiche chiuse o penalizzare dalle recenti restrizioni dell’ultimo Decreto Covid – assegnati con gli stessi criteri del Decreto Sostegni di marzo, così da erogarli in tempi brevi (10 mld);
- misure di liquidità imprese, a partire dal rinnovo della moratoria sui finanziamenti e dai prestiti garantiti dallo Stato, eventualmente con meccanismi più vantaggiosi (20 mld);
- pacchetto salva-imprese con debiti per evitare procedure fallimentari e concordati preventivi (a costo zero);
- prolungamento del blocco degli sfratti, assieme a misure di indennizzo per i redditi da locazione commerciale non incassati a causa della crisi Covid (bonus affitto in forma di credito di imposta al 60% per attività che hanno subito grosse perdite di fatturato).
=> Decreto Sostegni: ristori e nuovi aiuti ad aprile
Le stime del DEF potrebbero essere peggiori del previsto, sia in termini di PIL (nel 2021 all’1,8%) che di deficit (11%), mentre per il debito già in sede di NaDEF si viaggiava al 155,6% nel 2021 e 153,4% nel 2022. A queste cifre si dovrebbe aggiungere l’impatto del nuovo scostamento. Il Documento dovrà recepire anche gli effetti del Recovery Plan (PNRR) previsto entro fine mese.