Ci sono i ristori per le imprese e le Partite IVA, per chi ha subito perdite pari almeno al 30% nel corso del 2020, calcolati in base a cinque diverse aliquote (la più alta, per i piccoli, al 60%), nuovi bonus per autonomi e lavoratori dei settori più colpiti (stagionali, spettacolo, sport), ammortizzatori sociali, proroga divieto licenziamenti, anno bianco contributi lavoratori autonomi, e le misure di pace fiscale: il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sostegni, che contiene misure (clicca qui per l’elenco) per fronteggiare la crisi economica determinata dalla pandemia Covid.
Il provvedimento contiene risposte a imprese, lavoratori e famiglie, ha sottolineato il premier, Mario Draghi, presentando il decreto in conferenza stampa (clicca qui per le schede) insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.
Una risposta «parziale ma è il massimo che abbiamo potuto fare» ha spiegato ancora Draghi, sottolineando che «i capisaldi del decreto sono le imprese, il lavoro, e la lotta alla povertà», e l’obiettivo «è dare più soldi possibile a tutti, il più velocemente possibile». Conferma importante: dopo questo decreto, che vale 32 miliardi, verrà chiesto un nuovo scostamento di Bilancio in aprile, per approvare nuovi sostegni economici.
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Ristori per le imprese
Come ampiamente previsto, il criterio non sono più i codici Ateco, ma la perdita di fatturato. Sono quindi comprese tutte le Partite IVA, imprese, autonomi e professionisti iscritti agli ordini. Anche le startup potranno accedere ai ristori, così come gli enti non commerciali e del terzo settore.
Gli indennizzi a fondo perduto spettano a chi nel 2020 ha subito una perdita di fatturato pari al 30%, rispetto all’anno precedente. In base alle dimensione dell’attività (rileva il fatturato), si applica un’aliquota alla perdita media mensile subita. Le aliquote sono cinque, e vanno dal 60 al 20%. Nel dettaglio:
- fatturato entro i 100mila euro: 60%,
- fra i 100 e i 400mila euro: 50%,
- fra i 400mila e il milione di euro: 40%,
- fra 1 e 5 milioni di euro: 30%,
- fra 5 e 10 milioni di euro: 20%.
Il meccanismo sarà molto veloce, Draghi ha spiegato che entro la fine di marzo sarà online una piattaforma alla quale accedere per chiedere l’indennizzo, l’8 aprile arriveranno i primi ristori, il requisito viene attestato con una semplice autocertificazione, il Governo punta a effettuare i versamenti entro la fine di aprile. C’è anche la possibilità di scegliere, in luogo del rimborso, l’utilizzo in compensazione.
Esonero contributi autonomi
Sono esonerati dal versamento dei contributi previdenziali 2020 lavoratori autonomi, compresi gli agricoli, e i professionisti. Si attendono ancora i dettagli della misura, in base alle bozze l’esonero riguarda chi ha reddito fino a 50mila euro, e un calo di fatturato 2020 pari ad almeno il 30%. L’agevolazione è rivolta a iscritti alla gestione separata INPS, casse previdenziali dei professionisti, gestioni speciali assicurazione generale obbligatoria (come artigiani e commercianti).
Altri sostegni per attività produttive
Ci sono fondi speciali per gli aiuti ai settori più colpiti dalla pandemia Covid: filiera della montagna, turismo, cultura, spettacolo, le fiere, gli eventi.
Ci sono nuovi indennizzi una tantum per particolari categorie di lavoratori. Agli stagionali e ai lavoratori dello spettacolo, 2mila 400 euro (800 euro al mese per i primi tre mesi del 2021). Ai lavoratori dello sport un’indennità fra i 1200 e 3600 euro.
Licenziamenti
Prorogato fino al 30 giugno il blocco dei licenziamenti, che si prolunga fino al 31 ottobre per le imprese che utilizzano la cig Covid. Si è scelta come data quella del 30 giugno perché esiste il paracadute della cassa integrazione ordinaria e degli altri ammortizzatori sociali. Nei casi senza tutela, si è fissato come orizzonte di medio periodo – quello del 31 ottobre – ma ovviamente con la consapevolezza che sarà necessario valutare l’andamento della crisi Covid per capire se sarà necessario un nuovo intervento.
Ammortizzatori sociali
La CIG ordinaria senza contributi addizionali è prorogata fino al 30 giugno, mentre la cassa Covid (in deroga e assegno ordinario) può essere utilizzata fino al 31 dicembre. Ci sono 13 settimane, da utilizzare da aprile a 30 giugno, che salgono a 28 da utilizzare da aprile ma fino a fine anno, per le imprese che non accedono agli ammortizzatori ordinari (quindi, con cig in deroga o assegno ordinario). Proroga integrazione salariale per operai agricoli per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre.
Più accessibili NASpI e Dis Coll, che non richiedono più i 30 giorni di lavoro nell’anno precedente. E ci sono nuove mensilità per chi ha terminato di percepire questi ammortizzatori.
=> Reddito di Cittadinanza e di Emergenza: cambiano le regole
Rifinanziato con 1 miliardo il Reddito di Cittadinanza. Qui c’è anche una novità: un lavoro fino a sei mesi non interrompe più il RdC, e quindi al termine del periodo di occupazione non bisogna fare domanda. Proroga dei navigator.
Ci sono poi tre nuovi mensilità di Reddito di Emergenza, con un’estensione della platea e importi più alti. Draghi ha specificato che il REm andrà a chi ha perso il lavoro e non ha diritto agli ammortizzatori sociali.
Contratti a termine
Prolungata per tutto il 2021 la possibilità di prorogare e rinnovare i contratti a termine senza causale anche dopo il primo anno, per un sola volta. Resta il termine massimo di 24 mesi di durata complessiva.
Pace fiscale
Il maxi condono prevede lo stralcio, quindi la cancellazione automatica di tutte le cartelle esattoriali relative a tributi affidate all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2010, con tetto massimo di cinquemila euro ma comprensivi di sanzioni e interessi, quindi con un debito originario di circa 2-3mila euro. E solo per chi ha un reddito massimo di 30mila euro.
Prevista anche la proroga al 30 aprile pe la sospensione della riscossione (cartelle esattoriali, notifiche, accertamenti, pignoramenti).
Per quanto riguarda la nuova rottamazione quater è prevista la definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019.
Prorogato poi al 31 luglio lo stop alle rate 2020 non pagate di rottamazione ter e saldo e stralcio per chi era in regola a fine 2019. Le rate 2021 devono essere poi pagate entro fine novembre 2021.
C’è poi una nuova sospensione, con riferimento ai carichi, per entrate tributarie e non tributarie, affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre oppure relativi a controlli automatici delle dichiarazioni dei redditi e IVA 2018, o ancora sulle dichiarazioni del sostituto d’imposta 2017 e le dichiarazioni dei redditi 2017 e 2018: si differiscono di dodici mesi i termini di notifica della cartella di pagamento e di ventiquattro mesi i termini di decadenza e prescrizione delle relative entrate.
Altre misure
- Campagna vaccinale: ci sono nuove risorse, pari a 4,5 miliardi, che il potenziamento della campagna. C’è anche la norma che consente la vaccinazione in farmacia, e la deroga per gli infermieri all’esclusività del rapporto di lavoro, per consentire lor di partecipare alla campagna vaccinale al di fuori dell’orario di lavoro.
- Enti locali. 1 miliardo di euro per i Comuni, e 260 milioni per le Regioni, 800 milioni per il trasporto pubblico locale, 250 milioni per compensare i Comuni delle minori entrate 2021 dovute alle agevolazioni Covid.