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DPCM Covid dal 6 marzo, nuove regole su scuole e take away

di Anna Fabi

2 Marzo 2021 20:09

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DAD in zona rossa o ad altissimo rischio, riapertura cinema e teatri dal 27 marzo, nuove regole sul take away: il nuovo DPCM Covid dal 6 marzo al 6 aprile.

Scuole chiuse nelle zone rosse ed anche al superamento di determinate soglie di contagio, abolizione del divieto di take away dopo le 18 per gli “esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto”: sono la principali novità contenuta nel DPCM con le misure Covid dal 6 marzo al 6 aprile rispetto alle anticipazioni già fornite nei giorni scorsi. Che sono confermate: dal 27 marzo riaprono cinema, teatri e musei nei fine settimana; nelle zone rosse chiudono i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

I contenuti del DPCM sono stati illustrati in conferenza stampa dal ministro della Sanità, Roberto Speranza, e dalla ministra delle Autonomia, Mariastella Gelmini, insieme ai presidenti dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. Vediamo con precisione cosa cambia.

Zone Covid

Continua ad essere applicata la differenziazione in colori in base al rischio contagio (Regioni bianche, gialle, arancioni, rosse). Il ministro Speranza ha anche sottolineato che sono in corso incontri con i presidenti di Regione per mettere a punto un modello che individui anche ambiti sotto-regionali in base al rischio contagio (come noto, le Regioni stanno già predisponendo ad esempio le zone arancione scuro).

Regole Covid e chiusure dal 6 marzo

Anche le norme fondamentali da applicare nelle diverse zone restano molto simili a quelle attuali, con i lockdown più severi nella regioni rosse (divieto di spostamenti anche nel comune di appartenenza se non per motivi di lavoro, salute, necessità, e negozi chiusi), e allentamenti nelle aree arancioni e gialle. Ci sono però alcune novità, relative in particolare alla scuola, alla cultura, ad alcune tipologie di esercizi commerciali. Eccole:

  • scuole chiuse in tutte le zone rosse;
  • nelle zone arancioni e gialle, i Presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni, nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico;
  • dal 27 marzo, apertura di cinema e teatri, con particolari misure di sicurezza (posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento, capienza al 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala);
  • dal 27 marzo, si può andare nei musei anche nel fine settimana;
  • nelle zone rosse, chiudono parrucchieri e barbieri.

Per il resto, confermate le attuali misure anti Covid, per cui le regole su spostamenti, molto in sintesi, sono le seguenti.

  • Zone bianche: al momento, la sola Sardegna. Nessuna restrizione oltre al rispetto delle principali norme di comportamento per arginare il rischio contagio: mascherine, distanziamento sociale, igienizzazione.
  • Zone gialle: coprifuoco dalle 5 alle 22, visite a parenti e amici una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, divieto di assembramenti, trasporti pieni al 50%, scuole in presenza almeno al 50% e fino a un massimo del 75%. Negozi aperti, bar e ristoranti con servizio al tavolo fino alle 18, delivery tutto il giorno, il take away resta fino alle 22 per i ristoranti, per i bar fino alle 18, fino alle 22 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Dal 27 marzo, riaprono cinema, teatri, concerti. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Si potrà andare nei musei anche nei fine settimane. Restano chiuse le seguenti attività economiche: palestre e piscine, impianti sciistici, sale giochi. Convegni, congressi, eventi di formazione solo in modalità a distanza.
  • Zone arancione: stesse regole attualmente previste. Spostamenti vietati al di fuori del proprio Comune, con l’eccezione dei centri sotto i 5mila abitanti dai quali si può uscire spostandosi in un raggio di 30 km e senza andare nei capoluoghi. Coprifuoco dalle 22 alle 5, stessa regola delle zone gialle per le visite ai parenti e amici. Restano chiusi musei, cinema e teatri. Aperti i negozi, niente servizio al tavolo per bar e ristoranti (solo asporto fino alle 22, take away per i bar fino alle 18, fino alle 22 per ristoranti ed esercizi di commercio al dettaglio di bevande senza consumo sul posto).
  • Zone rosse: scuola chiuse. Parrucchieri e barbieri non possono più restare aperti. Per il resto, restano le attuali regole: divieto di spostamenti anche nel Comune, se non per motivi di salute, lavoro o necessità, negozi chiusi, bar e ristoranti possono fare solo take away e delivery (con le stesse regole di orario previste nelle altre zone). Restano aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, e le altre attività essenziali elencate negli allegati (con l’unica modifica relativa a barbieri e parrucchieri, le altre attività consentite sono le stesse già precedentemente previste).

Spostamenti

Ricordiamo infine che fino al 27 marzo restano chiusi i confini delle Regioni, indipendentemente dal colore di appartenenza. IL ministro Speranza ha ricordato l’importanza, in tutta Italia, di rispettare il più possibile le misure di sicurezza (mascherine, distanziamento, igienizzazione). La ministra Gelmini ha sottolineato la novità di metodo, per cui la bozza è stata già condivisa con le Regioni dalla scorsa settimana. E ha ricordato che in vista c’è il decreto Sostegno, che conterrà nuove misure di congedi parentali.