La decisione ufficiale ancora non c’è ma l’ipotesi più probabile è che la chiusura dei confini regionali anche in zona gialla prosegua oltre il 15 febbraio. Va in questo senso l’indicazione della Conferenza Stato Regioni. Il presidente Stefano Bonacini ha infatti dichiarato l’intenzione di richiedere una proroga al blocco degli spostamenti, da sottoporre al ministro Francesco Boccia (che aveva richiesto questo parere) oltre che al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi.
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In mancanza di nuovi provvedimenti, il divieto di spostamento tra regioni (stabilito dal dl 2/2020) cessa di avere effetto dal 16 febbraio 2021. Per l’eventuale proroga, l’attuale Governo uscente, essendo in carica per gli affari correnti, ha il potere di gestire l’emergenza Covid fino a quando non sarà effettiva la formazione del nuovo Governo. La decisione dell’esecutivo Conte sarebbe comunque presa in accordo con Mario Draghi.
Il premier incaricato deve ancora sciogliere la riserva, formare la squadra dei ministri e giurare nelle mani del Capo dello Stato. Sembra probabile che tutto questo avvenga comunque entro il 15 febbraio. Fra le ipotesi, ad ogni modo, quella di una proroga fino al 22 febbraio, per consentire al nuovo Governo di intervenire con un provvedimento più strutturato.
Altre misure Covid
Anche tutte le altre decisioni sulle misure Covid, saranno poi prese con più calma dal Governo Draghi. L’attuale Dpcm è in vigore fino al 5 marzo. Da parte della Conferenza Stato Regioni c’è la richiesta di valutare possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione. Da lunedì 15 febbraio, intanto, riaprono gli impianti sciistici, sulla base di linee guida fissate a livello nazionali, recepite poi da specifiche ordinanze regionali che contengono le regole precise da rispettare.
=> Zone Covid: la mappa in Italia
Sul fronte dei colori delle Regioni, come sempre, la decisione del Comitato Tecnico Scientifico arriva venerdì 12 febbraio. Ma già giovedì 11 febbraio c’è un primo passaggio di colore, la Puglia promossa in zona gialla in seguito a una rettifica dei dati sul contagio. In pratica, attualmente l’Italia è interamente in zona gialla con l’eccezione di Sicilia, Umbria e provincia di Bolzano, che sono arancioni. La provincia di Bolzano ha autonomamente deciso misure di lockdown da zona rossa. E ci sono poi alcuni Comuni di Umbria, Abruzzo e Toscana che sono in zona rossa.
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Infine, le restrizioni decise dalla UE sugli spostamenti comunitari. In base all’ultima mappa, ci sono due nuove Regioni italiane rosso scuro, ovvero la provincia Trento e Umbria. Il Friuli Venezia Giulia, invece, torna rosso (come tutto il resto d’Italia). La classificazione UE non ha comunque nessun impatto sulle regole relative a spostamenti e aperture in Italia, che restano regolamentate dai Dpcm nazionali. Ma impatta sulle persone che viaggiano attraverso l’Europa, e che nel caso in cui vengano o si dirigano verso queste zone devono adottare misure di sicurezza ulteriori (tampone all’arrivo, quarantena). Sono rosso scuro quasi tutta la Penisola iberica (Spagna e Portogallo), il sud della Francia, le regioni slovene al confine con l’Italia, la Repubblica ceca, alcune aree di Slovacchia, Lettonia ed Estonia, la Svezia meridionale.