La misura di welfare più attesa nella Legge di Bilancio viene solo impostata e finanziata: è l’assegno unico, che sostituirà tutte le attuali agevolazioni per le famiglie con figli (bonus asilo , bonus nascita e via dicendo) ma non dal prossimo gennaio, ragion per cui restano anche gli attuali sussidi, e anzi viene prorogato al 2021 l’assegno di natalità.
Un’altra novità presente in Manovra è la proroga del congedo obbligatorio di paternità per i neo-padri, già prevista quest’anno.
Vediamo tutte le misure per la famiglia inserite nella Legge di Stabilità del prossimo anno, che rifinanzia anche il reddito di cittadinanza e proroga due forme di pensione anticipata: Opzione Donna e Ape Social.
Assegno unico da luglio
L’assegno unico è probabilmente la misura più interessante, a più riprese annunciata dal Governo ed ora finanziata con la Manovra economica: ci sono 3 miliardi di euro per il 2021 e 5,5 miliardi a partire dal 2022. Questo strumento non è però regolamentato, nel senso che in Legge di Bilancio ci sono solo le risorse.
L’assegno unico farà parte di una più ampia riforma, il Family Act: nel giugno scorso il Governo ha approvato una legge delega, nell’ambito della quale approverà (fra gli altri) il dlgs sull’assegno unico. L’obiettivo ufficiale è quello di farlo partire a luglio 2021.
Questo strumento, in base a quanto scritto nel DEF, viene coordinato con la riforma fiscale «anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica».
Assegno di natalità 2021
L’assegno di natalità(anche detto Bonus Bebè) è un sussidio mensile per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo, corrisposto fino al compimento del primo anno del bambino o del suo ingresso in famiglia. L’importo è legato al reddito, e per il momento resterà per tutto il 2021. Le modalità con cui funziona questo strumento sono le stesse previste attualmente, in base al comma 340 della legge 160/2019:
- 1920 euro con ISEE fino a 7mila euro annui;
- 1440 euro con ISEE tra 7mila e 40mila euro;
- 960 euro sopra i 40mila euro.
Altri sussidi
Per ogni figlio successivo al primo, sempre nato nel 2021, l’assegno è aumentato del 20%. Ricordiamo che sono utilizzabili anche nel 2021 il bonus asilo nido (che può arrivare fino a 3mila euro ed è modulato in base all’ISEE) e il bonus mamma domani di 800 euro (premio alla nascita), entrambe misure strutturali.
Congedo di paternità
Il congedo di paternità come detto è prorogato anch’esso nella stessa misura prevista quest’anno. Quindi, anche nel 2021, i lavoratori che diventano padri hanno sette giorni di congedo da utilizzare nei primi cinque mesi di nascita del figlio, e un’ulteriore giornata in sostituzione della madre (se rinuncia a un giorno di maternità).
Altre misure di welfare
La Manovra rifinanzia il reddito di cittadinanza e, sul fronte pensioni, proroga l’Opzione Donna e l’APe Sociale fino alla fine del 2021. Quindi, le lavoratrici possono andare in pensione se maturano 35 anni di contributi e 58 o 59 anni di età (rispettivamente, se dipendenti o autonome) entro il 31 dicembre 2021, optando per il calcolo interamente contributivo della pensione. E, sempre per l’intero 2021, si possono ritirare a 63 anni disoccupati, caregiver, disabili, addetti a mansioni usuranti, con tutti i requisiti previsti per l’accesso all’APe Social.