Si precisano i contorni delle misure inserite nella Manovra 2021, che nel testo aggiornato restano in larga parte quelle annunciate dopo l’approvazione del 18 ottobre scorso, con alcune novità e chiarimenti emersi nel nuovo CdM del 16 novembre (decontribuzione per assunzioni femminili, rimodulazione sgravi al Sud, rimborsi sui pagamenti digitali esentasse, potenziamento Nuova Sabatini), che ha definitivamente approvato il disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”.
In base alle anticipazioni della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ci sono anche: 25 milioni per il Fondo caregiver e sgravi al 100% per assunzioni under 35, rifinanziamento del fondo di indennizzo per cessazione attività commerciali, il riconoscimento della piena anzianità contributiva dei part-time verticali ai fini della pensione.
Per il resto, come noto sul fronte lavoro ci sono 12 nuove settimane di cassa Covid per imprese colpite dall’emergenza sanitaria, proroga al 30 marzo dello stop ai licenziamenti e dei possibili rinnovi dei contratti a termine senza causale, decontribuzione imprese del Sud, esonero contributivo per assunzione di giovani, sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di donne.
Per il credito alle imprese, proroga a fine giugno e rimodulazione (in chiave espansiva) dei prestiti agevolati SACE e Fondo PMI, 4 miliardi per il sostegno alle attività produttive maggiormente colpite dal Coronavirus e per le PMI Nuova Sabatini con possibilità di ottenere l’intero contributo MiSE in un’unica soluzione. Sul fronte pensioni si confermano la proroga di Opzione Donna e APE Sociale (niente perequazione assegni); per quanto riguarda la conciliazione lavoro famiglia proroga al 2021 dell’assegno di natalità e dei sette giorni di congedo obbligatorio per i papà; in ambito fisco, taglio del cuneo fiscale strutturale fino a 40mila euro di reddito da lavoro dipendente; proroghe di tutte le detrazioni, 4 miliardi per la riforma fiscale (scaglioni IRPEF), rimborsi cashback esentasse. Prorogati vari bonus: mobilità, mobili, bonus verde e bonus vacanze.
La manovra da 38 miliardi, dunque, dopo l’ultimo passaggio in Consiglio dei Ministri, sarà discussa in Parlamento nei prossimi giorni. Vediamo una breve sintesi delle principali misure su imprese, lavoro, fisco.
Lavoro
Ci sono 12 settimane di cig (ordinaria, in deroga, assegno ordinario) con causale Covid aggiuntive, da utilizzare fra il primo gennaio e il 31 marzo 2021. E ci sono altre otto settimane di esonero contributivo per le imprese che hanno utilizzato la cig in maggio e giugno e non richiedono invece il nuovo ammortizzatore.
=> Legge di Bilancio: cig e assunzioni, sgravi e incentivi
Proroga al 31 marzo dello stop ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, fino alla stessa data restano sospese le procedure di conciliazione. Sempre fino al 31 marzo è possibile rinnovare o prorogare, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. Torna l’agevolazione contributiva al 100% per l’assunzione di lavoratrici donne, in via sperimentale per due anni (il 2021 e il 2022). Ed esonero contributivo per tre anni anche per chi assume a tempo indeterminato giovani fino ai 35 anni.
Taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente a regime fino a 40mila euro: è la misura prevista per il secondo semestre di quest’anno, che non scade quindi il prossimo 31 dicembre ma continua ad essere applicata fino a quando non verrà prevista una revisione del sistema delle agevolazioni. Assegno di natalità per ogni figlio nato nel 2021, rinnovato il congedo di paternità obbligatorio per sette giorni.
Resta fino al 2029 l’agevolazione contributiva per le imprese del Sud prevista dal decreto Agosto fino alla fine di quest’anno. C’è però una rimodulazione: lo sconto contributivo resta al 30% fino al 2025, e poi scende al 20% nel 2026 e 207 e al 10% nel 2028 e 2029.
Imprese
Fra le novità di maggior rilievo per le PMI, l’erogazione in un’unica soluzione del contributo statale per i finanziamenti Nuova Sabatini. In pratica, viene estesa a tutte le PMI la possibilità attualmente prevista solo per le domande di prestito fino a 200mila euro.
Ci sono una lunga serie di proroghe di agevolazioni esistenti, a partire dalla misure a sostegno della liquidità introdotte con il decreto 23/2020 (Liquidità imprese per fronteggiare l’emergenza Covid), che istituisce i prestiti agevolati SACE e fondo PMI.
Fra le altre misure: proroga per tutto il 2021 credito d’imposta spese consulenza quotazione PMI, incentivi alle aggregazioni aziendali, rifinanziamento fondo PMI, credito d’imposta investimenti Industria 4.0 fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023 a condizione che l’ordine sia stato effettuato entro la fine del 2022 con pagamento di almeno il 20%.
Prolungato fino al 2022 anche il credito imposta per investimenti al Sud: si applica in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia: è il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, compresi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19, al 25% per grandi imprese con almeno 250 addetti e fatturato di 50 milioni di euro o totale di bilancio di 43 milioni di euro; al 35% per medie imprese con almeno 50 occupati e fatturato di almeno 10 milioni; al 45% per piccole imprese con meno di 50 occupati e fatturato o totale di bilancio fino a 10 milioni.
Non mancano anche i nuovi fondi (imprese femminili, imprese creative).
Riforma fiscale
Sono confermate tutte le norme già annunciate: la riforma fiscale verrà prevista con apposita legge delega, ci sono 4 miliardi (2,5 per il 2022 e 1,5 per il 2023) a disposizione per attuare la riforma, nell’ambito della quale è previsto l’assegno unico per i figli.
Sul fronte fiscale, sono prorogate una lunga serie di agevolazioni, fra cui tutti i bonus edilizia (ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche, bonus mobili, bonus facciate, bonus verde). Infine, viene previsto che il rimborso previsto nell’ambito del piano cashback per chi paga con strumenti elettronici, che parte il prossimo primo dicembre, non concorre a formare il reddito ed è quindi esentasse.
L’iter della manovra
Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2021 deve essere approvata dal Parlamento entro fine anno, i tempi sono ormai molto stretti in considerazione del fatto che non è ancora iniziata la discussione alla Camera. Il testo approvato salvo intese in CdM lo scorso 18 ottobre è stato ulteriormente elaborato dal Governo, che ha poi effettuato l’ultimo passaggio il 16 novembre, ed è ora atteso, nei prossimi giorni, a Montecitorio. A determinare i ritardi è stato l’aggravarsi dell’emergenza Covid, che ha richiesto un lavoro di coordinamento con le altre misure previste nel frattempo dall’Esecutivo (i due Decreti Ristori), mentre in vista c’è un terzo decreto Ristori e la richiesta al Parlamento di un ulteriore scostamento di bilancio.