Limiti agli spostamenti fuori dal proprio comune e tra regioni, ristorazione senza servizio al pubblico per tutto il giorno: sono le principali misure restrittive che da mercoledì 11 novembre scattano in cinque nuove regioni italiane: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana. Si attende ancora l’Ordinanza del Ministero della Salute, ma nel frattempo la notizia viene anticipata da fonti ufficiali, ovvero dai presidenti della Regioni interessate, che stanno per passare in fascia arancione.
Il ministro Roberto Speranza «mi ha anticipato l’esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo, insieme a Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana, nella zona arancione – annuncia Marco Marisilio, presidente regione Abruzzo -. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare avranno decorrenza da mercoledì». Conferma il collega ligure, Giovanni Toti. «La Liguria da mercoledì 11 novembre diventerà zona arancione per i prossimi 14 giorni. Me lo ha appena comunicato il ministro Speranza».
La zona arancione, lo ricordiamo, identifica la fascia di rischio di contagio Covid intermedio, in base al Dpcm dello scorso 3 novembre, caratterizzata da «uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto». Le misure che si applicano nelle regioni che vengono classificate in questa fascia sono elencate nell’articolo 2 del decreto.
=> Elenco dei criteri per le tre fasce Covid
Per le attività economiche la limitazione più rilevante riguarda bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, che devono tenere chiuso tutto il giorno (mentre in zona gialla è ammessa l’apertura di queste attività dalle 5 alle 18). Restano consentiti il take away fino alle 22 (ora in cui scatta il coprifuoco) e la consegna a domicilio senza limiti di orario.
Si attende anche il provvedimento, annunciato nei giorni scorsi da un altro presidente di Regione, Arno Kompatscher, che istituisce la zona rossa nella provincia di Bolzano. Questo è un provvedimento di tipo diverso, nel senso che sarà l’ente locale a firmare il provvedimento e non il Ministro della Salute, quindi potrebbe entrare in vigore con tempistiche diverse (non necessariamente mercoledì prossimo).