«Sono già pronti gli indennizzi a beneficio di tutti coloro che vengono penalizzati dalle nuove norme»: il premier, Giuseppe Conte, nell’annunciare il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid ha subito sottolineato che per ristoranti, bar, palestre, e in generale per tutte le attività che devono chiudere o limitare le proprie attività è previsto un sostegno economico in tempi brevi.
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nelle ore successive ha fornito particolari in più: ci sarà un nuovo contributo a fondo perduto, simile a quello previsto dal decreto Rilancio, ma in misura maggiore. Le imprese che lo avevano già ricevuto la scorsa primavera lo riceveranno direttamente sul conto corrente, senza farne richiesta (si parla di metà novembre), mentre le altre dovranno presentare domanda.
Nuovo fondo perduto
Il contributo a fondo perduto spetterà a ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, in generale a tutte le attività che vengono chiuse (palestre, centri benessere) o limitate (bar, ristoranti, che possono lavorare solo dalla 5 alle 18). Le imprese destinatarie, spiega Gualtieri, «sono più di 300mila, forse 350mila, tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm».
La misura che il Governo sta preparando, pronta entro martedì 27 ottobre, è un ristoro diretto calibrato in modo simile a quello previsto dal DL Rilancio. Ma viene ampliata la platea e aumentato l’importo. In più, in base alle anticipazioni, viene eliminata l’asticella dei 5 milioni di euro di fatturato (il decreto Rilancio aveva destinato il contributo a fondo perduto alle imprese con fatturato 2019 pari al massimo a 5 milioni di euro).
Domanda di bonus
Chi aveva già chiesto e ottenuto il contributo nei mesi scorsi, non dovrà fare nulla. L’Agenzia delle Entrate verserà le somme direttamente sul conto corrente. Come detto, il Governo annuncia tempi brevi, l’operazione dovrebbe concludersi entro metà novembre. Le imprese oltre i 5 milioni di fatturato 2019, che invece rappresentano la nuova platea di aventi diritto, dovranno presentare un domanda. In questo caso, saranno un po’ più lunghi anche i tempi per il versamento, che dovrebbe comunque arrivare entro la fine dell’anno.
Importo del contributo
Per quanto riguarda l’entità delle somme, il Governo ha annunciato che il contributo sarà più alto di quello previsto dal decre Rilancio, che lo calibrava in base alla perdita subita a causa del lockdown e al fatturato 2019. Molto in sintesi, il contributo della scorsa primavera è stato pari al 20% della perdita di fatturato di aprile (rispetto allo stesso mese dell’anno scorso) per le imprese con ricavi 2019 fino a 400mila euro, al 15% per chi ha incassato l’anno scorso fra i 400mila e il milione di euro, e al 10% fra 1 e 5 milioni di euro. Per capire quale sarà il nuovo meccanismo bisogna attendere il decreto, che come detto è già in preparazione.
Altre misure
Infine, il Governo sta preparando anche altre misure di ristoro per le attività colpite dai nuovi provvedimenti restrittivi: credito d’imposta sull’affitto dei locali, una nuova indennità per i collaboratori (che dovrebbe essere pari a mille euro), eliminazione del saldo IMU di dicembre. In tutto, misure per 4 miliardi di euro, cifra che comprende anche la proroga della cassa integrazione fino alla fine dell’anno che era già stata annunciata.
Nelle prossime ore si capirà se verranno predisposti diversi decreti o se le nuove norme rientreranno tutte in un unico provvedimento.