Le imprese potranno continuare a utilizzare la cassa integrazione con causale Covid per tutto il 2020 e proseguire nel 2021, con lo stesso meccanismo previsto dal decreto Agosto (che prevede un contributo in proporzione alle perdite di fatturato). Ci sono poi incentivi alle assunzioni di giovani (tre anni senza contribuzione). Vengono rifinanziate anche per il 2021 le misure per l’accesso al credito, la liquidità e gli investimenti delle aziende (prestiti Fondo di Garanzia e SACE, nuova Sabatini, moratoria PMI, Industria 4.0).
Sono le norme fondamentali per le imprese e per il lavoro previste dalla Legge di Bilancio 2021 approvata dal Governo il 18 ottobre (che conterrà anche una mini-riforma pensioni). La manovra vale 39 miliardi, 15 dei quali arrivano dal piano europeo Next Generation Ue (gli altri 24 invece dalla manovra stessa).
In realtà, ci sarà anche un nuovo provvedimento, che il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha definito Decreto Novembre, per consentire, alle imprese che terminano in quel mese le 18 settimane di cassa del Dl Agosto, di proseguire fino alla fine dell’anno.
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Cassa integrazione
In manovra ci sono 5 miliardi per finanziare la cig Covid nel 2021. Il meccanismo, ha spiegato il ministero Gualtieri, è lo stesso previsto oggi: le imprese che non hanno subito perdite di fatturato nel primo semestre 2020 e utilizzano l’ammortizzatore pagano un contributo pari al 18% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, chi ha subito perdite contenute entro il 20% versa un contributo del 9%, mentre per le altre imprese (che hanno subito perdite maggiori) la cassa Covid resta gratuita.
In realtà, ci sono un serie di punti ancora non chiari: non viene ancora specificato di quante settimane è la proroga 2021 (cioè, se ci saranno altre 18 settimane o un periodo diverso). E non ci sono dettagli sulla modulazione del contributo aggiuntivo (solo la precisazione relativa al meccanismo, che verrà nuovamente previsto).
Assunzioni agevolate
C’è uno sgravio contributivo al 100% per tre anni per l’assunzione di giovani fino a 35 anni. Diventa poi strutturale la fiscalità di vantaggio per imprese del Sud, ovvero il taglio del 30% sui contributi dei dipendenti previsto dal decreto Agosto dal primo ottobre al 31 dicembre di quest’anno. Riguarda Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo e Umbria.
Lavoro
Diventa strutturale anche il taglio del cuneo fiscale che prevede aumenti in busta paga fino a 100 euro per i lavoratori dipendenti fino a 40mila euro di reddito. Anche questa è un misura già in vigore: per i redditi fino a 28mila euro è anche già strutturale, mentre ora lo diventa anche per chi guadagna fra i 28 e i 40mila euro (il meccanismo prevede che il bonus scenda con l’aumenta dello stipendio, fino ad azzerarsi a quota 40mila euro).
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Sul fronte conciliazione lavoro-famiglia, è previsto un prolungamento della durata del congedo di paternità, che per il 2020 è di sette giorni. Non ci sono ulteriori indicazioni, l’obiettivo più volte dichiarato dal Governo in passato è di portarlo a dieci giorni. La misura in ogni caso si conoscerà con precisione con il testo del ddl di Bilancio.
Impresa
Ci sono sostanzialmente proroghe, che riguardano tutti i principali strumenti previsti dalle manovre degli ultimi anni (Nuova Sabatini, Industria 4.0) e dalle norme anti Coronavirus (moratoria mutui, prestiti agevolati imprese). Si attendono i dettagli per capire se ci sono eventuali rimodulazioni, ma gli strumenti che il Governo ha elencato sono i seguenti.
- Nuova Sabatini: consente alle imprese di finanziare investimenti in nuovi macchinari con prestiti agevolati e un contributo statale a copertura degli interessi. Ci sono condizioni di particolare vantaggio per gli investimenti in digitalizzazione.
- Industria 4.0: gli incentivi al momento attivi sono i crediti d’imposta sugli investimenti in macchinari e tecnologie digitali, che variano (dal 6 al 40%) a seconda della tipologia e dell’entità dell’investimento. Sono previsti dalla manovra dello scorso anno (che ha trasformato in crediti d’imposta le precedenti misure di iper e super ammortamento).
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- Moratoria mutui PMI: consente alle imprese che hanno subito danni per l’emergenza Covid proroghe sulla restituzione delle rate sui prestiti. Introdotta dal Cura Italia, è stata prorogata al 31 gennaio 2021 dal decreto agosto.
- Prestiti imprese: sono i prestiti agevolati garantiti dal Fondo di garanzia PMI e da Sace introdotti dal decreto Rilancio.
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Ricordiamo infine che in manovra ci sono un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza, e un sostegno aggiuntivo, pari a 1,5 miliardi di euro, per l’internazionalizzazione imprese.
Riforma fiscale
C’è un prima misura, inserita in manovra, che prevede l’assegno unico per i figli: una prestazione universalistica, che riguarda tutte le famiglie con figli, e può arrivare a 200 euro al mese per ogni figlio. Partirà dal primo luglio 2021.
C’è poi la riforma fiscale complessiva, per la quale ci sono 8 miliardi a cui vanno aggiunte le risorse di un fondo da alimentare con la compliance. La riforma agirà sulle aliquote IRPEF, l’obiettivo dichiarato del Governo è di intervenire a favore dei redditi medio bassi, partirà dal primo gennaio 2022.