Provvedimento approvato: come annunciato, obbligo di mascherina anche per strada in tutta Italia da giovedì 8 ottobre, con multe per chi non lo rispetta. Il nuovo Dpcm sulle misure anti Coronavirus, approvato dal Consiglio dei Ministri del 7 ottobre, contiene però anche una novità per le imprese: la proroga per la domanda di cassa integrazione Covid. Come anticipato dal ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera,invece, non c’è il temuto coprifuoco per i locali. Infine, come da attese lo stato d’emergenza è esteso al 31 gennaio 2021.
Vediamo in sintesi tutte le misure contenute nel decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri sulle “Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID“.
Mascherine obbligatorie
La misura era stata annunciata, prevede che in tutto il territorio nazionale torni l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Sono previste alcune eccezioni: se si pratica sport all’aperto e se ci si trova in luoghi in cui è garantita la condizione di isolamento (dove non ci sono altre persone). Non hanno l’obbligo i bambini fino a 6 anni e le persone con disabilità incompatibili con l’utilizzo della mascherina.
Sono previste sanzioni da 400 a mille euro, per chi non rispetta l’obbligo di mascherina. Analoghe multe anche ai gestori dei locali che non lo fanno rispettare all’interno del proprio esercizio, con ipotesi di chiusura attività da 5 a 30 giorni.
Cassa Covid
Le imprese hanno tempo fino al 31 ottobre per chiedere le settimane di cassa integrazione i cui termini, in base al decreto Agosto, erano scaduti a fine agosto o fine settembre. La proroga riguarda la scadenza entro cui le aziende sono tenute a presentare la domanda per i periodi di cig eventualmente iniziati in luglio o agosto.
In pratica, tutte le domande di cassa Covid (ordinaria, in deroga, assegno ordinario) i cui termini erano scaduti il 30 agosto o il 31 settembre (in base ai commi 9 e 10 del dell’articolo 1 del dl agosto) possono essere presentate entro il 31 ottobre.
Coprifuoco bar e ristoranti
Non c’è nel Dpcm la misura che impone la chiusura serale anticipata (alle 23 o alle 24) di bar e ristoranti ma le Regioni possono introdurre eventuali restrizioni in questo senso. In generale, è previsto che non possano allentare le misure di sicurezza anti Covid previste dal decreto ma che possano intervenire con regole più severe in considerazione dell’andamento del contagio.
Tamponi obbligatori
Anche chi arriva da Gran Bretagna, Belgio, Olanda e Repubblica Ceca deve fare il tampone. Restano ferme tutte le altre regole previste dalle precedenti disposizioni, quindi continuano a dover fare il tampone coloro che arrivano da Croazia, Spagna, Malta, Grecia, e da alcune zone della Francia (fra cui Parigi).
Feste e assembramenti
Resta il divieto di assembramenti, su cui si inaspriscono i controlli. Ci sono limiti alla partecipazione eventi e feste private. massimo 200 persone al chiuso e mille persone all’aperto. Niente balli nelle discoteche, restano chiusi gli stadi.