Ecobonus auto rifinanziato dal Decreto Agosto con una serie di novità sugli incentivi e una rimodulazione per fasce, in qualche caso con incremento del contributo per l’acquisto di auto green. La misura è contenuta nell’articolo 74 del decreto agosto, dl 104/2020, in vigore dal giorno di Ferragosto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il giorno prima. In pratica:
- la fascia delle auto Euro 6 fra i 61 a 110 g/km viene divisa in due segmenti, il primo fino a 90 g/km e il secondo da 91 a 110 g/km;
- c’è un incremento di 250 euro del bonus per auto appartenenti alla fascia di emissioni da 61 a 90 g/km.
Eco-incentivi: i nuovi segmenti
Innanzitutto, la nuova segmentazione degli eco-incentivi auto per classi di emissione:
- da 0 a 20 g/km: invariata,
- da 21 a 60 g/km: invariata,
- da 61 a 90 g/km: nuova fascia (prima unica da 61 a 110 g/km),
- da 91 a 110 g/km: nuova fascia (prima unica da 61 a 110 g/km).
L’importo dell’incentivo sale a 1.750 euro (dai precedenti 1500 euro) per l’acquisto con rottamazione di auto con emissioni fra 61 a 90 g/km, a mille euro senza rottamazione (dai precedenti 750 euro). In entrambi i casi, quindi, c’è un incremento dell’ecobonus auto di 250 euro. Le auto con emissioni fra 91 e 100 g/km hanno invece lo stesso incentivo che avevano prima, pari a 1. euro con rottamazione e 750 euro senza rottamazione.
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Ecco le nuove tabelle contenute nel decreto (la prima si riferisce al bonus auto con rottamazione, la seconda senza rottamazione).
Il Decreto Agosto interviene solo sulla parte di bonus auto che era stata prevista dal dl Rilancio, modificando la formulazione dell’articolo 44 del dl 34/2020, mentre restano invariati gli altri contributi sull’acquisto di auto e moto, che si sommano alla nuova agevolazione.
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Esempi di ecobonus auto
Facciamo un esempio che recepisce la nuova segmentazione delle fasce: acquisto con rottamazione di un’auto da 61 a 90 g/km: contributo decreto agosto 1750, sconto venditore 2mila euro: totale 3750 euro.
Molto in sintesi, ecco come funziona l’ecobonus in base a tutte le norme agevolative al momento applicabili:
- Auto con emissioni di Co2 da 0 a 20 e prezzo massimo di 50mila euro IVA esclusa: contributo di 2mila euro con rottamazione oppure di mille euro senza rottamazione. Si somma allo sconto applicato dal concessionario (2mila euro con rottamazione o mille euro senza rottamazione) e al precedente incentivo di 6mila euro con rottamazione o 4mila senza rottamazione. Totale: fino a 10mila euro con rottamazione e 6mila euro senza.
- Auto con emissioni di Co2 da 21 a 60 g/km e prezzo massimo di 50mila euro IVA esclusa: contributo di 2mila euro con rottamazione oppure mille senza rottamazione. Si somma ai 2mila o mille euro di sconto dal concessionario e ai 2.500 1.500 euro precedentemente previsti (rispettivamente, con o senza rottamazione). Risultato: fino a 6.500 euro con rottamazione, 3.500 euro senza rottamazione.
- Auto con emissioni da 61 a 90 g/km e costo massimo di 40mila euro (IVA e messa in strada escluse): contributo di 1.750 euro con rottamazione e di mille euro senza rottamazione, a cui si sommano i 2mila o mille euro di sconto del concessionario. Non c’era precedente comparazione per questa categoria, quindi il beneficio massimo totale è 3.750 euro con rottamazione e 2mila euro senza rottamazione.
- Auto con emissioni da 91 a 110 g/km e costo massimo di 40mila euro (IVA e messa in strada escluse): contributo di 1.500 euro con rottamazione o di 750 euro senza, a cui si sommano i 2mila o mille euro di sconto del concessionario. Anche in questo caso non c’era precedente comparazione, quindi il beneficio totale è 3.500 euro con rottamazione e 1.750 euro senza.
Fondi per fascia
L’altra novità della norma riguarda il rifinanziamento. Ci sono altri 400 milioni di euro per il 2020, dei quali 250 sono destinati alle due nuove fasce. Attenzione: queste risorse per le nuove fasce appena previste sono riservate ai veicoli acquistati a decorrere dal 15 agosto, ossia dalla entrata in vigore del provvedimento.
Il rifinanziamento per fasce non piace ai produttori d’auto. «L’introduzione di un plafond per ogni singola fascia incentivata non rispetta minimamente la reale capacità di assorbimento del mercato – sottolinea l’UNRAE, che riunisce i produttori di auto esteri ed il cui Centro Studi stima per fine anno un avanzo di decine di milioni sulla porzione da 0 a 60 g/km, mentre potrebbero mancarne anche di più in quella da 61 a 110, rischiando di impedire il rilancio del mercato. I costruttori auspicano quindi modifiche in sede di conversione del decreto.