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DURC: il Dl Rilancio interviene sulla validità

di Alessandra Gualtieri

26 Maggio 2020 09:21

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DURC e verifica regolarità contributiva: l'INPS spiega come si applica l'esclusione della sospensione per le richieste pervenute prima e dopo il 16 aprile.

Il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio), all’articolo 81, comma 1, ha modificato quanto previsto dal Cura Italia in materia di DURC online, chiarendo i termini dell’agevolazione prevista:

i documenti unici di regolarità contributiva in scadenza tra il 31 gennaio 2020 ed il 15 aprile 2020 conservano validità sino al 15 giugno 2020.

Pertanto, per le richieste di verifica della regolarità contributiva pervenute  a partire dallo scorso 16 aprile, si applicheranno i criteri ordinari criteri previsti dal DM 30 gennaio 2015 e DM 23 febbraio 2016.

In pratica, con la novità introdotta dal Dl Rilancio, tali DURC restano esclusi dal prolungamento della validità degli atti previsti dalla legge n. 27/2020. E quindi per la loro scadenza si applicano le regole ordinarie. Ad ogni modo, come chiarito con Messaggio INPS 2103 del 21 maggio, le modalità di gestione della verifica della regolarità contributiva, restano valide le istruzioni fornite con il precedente Messaggio n. 1374/2020.

Attraverso la funzione “Consultazione” del relativo servizio, oltre ai DURC online in corso di validità, sono disponibili anche quelli con scadenza di validità tra il 31 gennaio ed il 15 aprile 2020, efficaci in ogni caso fino al 15 giugno.

Allo stesso tempo, per effetto delle sospensioni stabilite per l’emergenza Coronavirus, tali DURC non possono essere considerati ai fini della verifica della regolarità contributiva,  in quanto la medesima in questo caso sussiste se scatta la sospensione dei pagamenti in forza di disposizioni legislative.