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Fase 2: indicazioni per riapertura cantieri

di Anna Fabi

24 Aprile 2020 07:19

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Dal CNI una strategia integrata in cinque step per gestire la riapertura dei cantieri edili senza correre rischi di contagio Covid sul lavoro.

Si avvicina in Italia la data di avvio della cosiddetta fase 2, che prevede la graduale ripartenza delle attività produttive e la riapertura dei cantieri edili dopo settimane di inattività dovute all’emergenza Coronavirus.

Dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri arrivano indicazioni sul dimensionamento delle misure anticontagio, adottando approcci integrati e metodologie che possano far riavviare le attività in sicurezza. Sulla base del Protocollo anti-Covid negli ambienti di lavoro, il CNI propone uno schema di azione basato su cinque punti:

  1. ogni attività produttiva dovrà predisporre un Piano di Sicurezza Anticontagio (PSA) in cui definire qualitativamente e quantitativamente le misure da adottare;
  2. l’estensore del PSA sarà un Tecnico Abilitato ad espletare il ruolo di Coordinatore della Sicurezza secondo l’attuale schema normativo definito nel D.Lgs. 81/2008 artt. 91-92 Titolo IV;
  3. la verifica del corretto adempimento dei contenuti del PSA sarà di competenza del Coordinatore della Sicurezza in stretto coordinamento con il Comitato di Crisi;
  4. il PSA dovrà essere pensato come un documento dinamico e scalabile in grado di recepire tempestivamente le previsioni del comitato tecnico scientifico o della task force covid-19;
  5. la quantificazione dei costi delle misure anticontagio sarà riportata nel PSA in riferimento a listini ufficiali ovvero a preventivi forniti dal Datore di Lavoro.

In base al Protocollo siglato il 14 marzo scorso tra governo e parti sociali, ricordiamo le regole primarie per la riapertura degli ambienti di lavoro:

In pratica, sono stati fissati i requisiti di sicurezza che i posti di lavoro devono avere: distanze di sicurezza, dotazioni necessarie per proteggere i dipendenti (mascherine, guanti, detergenti), sanificazione degli ambienti.

  • Controlli in entrata (temperatura corporea) opzionali per il personale che si reca a lavoro.
  • Niente lavoro con febbre oltre i 37,5  o altri sintomi influenzali con avviso medico di famiglia e autorità sanitaria.
  • Pulizie e sanificazione (giornaliera la prima, periodica la seconda) per locali, ambienti, postazioni, aree comuni.
  • Igiene a cura del personale, con l’azienda che mette a disposizione idonei detergenti.
  • Mascherine e guanti (o anche tute, cuffie e camici in base alle necessità) conformi se i il lavoro impone una distanza tra persone inferiore al metro e non siano possibili alternative organizzative.
  • Spazi comuni con accesso contingentato, ventilazione continua, tempo ridotto di sosta e distanza di sicurezza.
  • Spogliatoi e distributori con pulizia giornaliera.