Emergenza sanitaria, aiuti alle famiglie e ai lavoratori, liquidità alle imprese, revisione scadenze fiscali e agevolazioni tributarie nelle zone più colpite: sono i quattro pilastri della strategia del Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus indicati dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, a margine dell’ultimo Consiglio dei Ministri.
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Le risorse stanziate sono pari a 25 miliardi: non verranno spesi tutti subito, ha spiegato il premier Giuseppe Conte. Il nuovo decreto coronavirus in preparazione (annunciato per la settimana, entro il 15 marzo) ne utilizza circa la metà.
La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha confermato che per la conciliazione lavoro famiglia arrivano un congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane e, in alternativa, i voucher baby sitter.
Le altre misure in arrivo per i lavoratori: norme ad hoc per stagionali e autonomi, con sospensione di contributi previdenziali e assistenziali in tutti i settori produttivi. Gualtieri ha ribadito l’impegno del Governo affinchè nessuno perda il lavoro per il coronavirus.
Per le imprese sono in preparazione strumenti a sostegno della liquidità, interventi sulle scadenze fiscali, aiuti per i territori e le imprese più colpite.
Ci sono una serie di considerazioni tecniche relative al Bilancio: Gualtieri ha spiegato che alcuni interventi potranno utilizzare risorse europee, alleggerendo l’impatto sul bilancio dello Stato. Che comunque, «è in grado di sostenere lo sforzo».
Conte si è definito lieto del clima che si sta definendo a livello europeo, anche nella consapevolezza che l’emergenza raggiungerà l’intero Continente. Lo sforzo è quello di creare un coordinamento per fornire e rendere i sistemi nazionali efficienti nelle risposte, anche per creare una task force europea che promuovere la ricerca.
Grande apertura a livello europeo, anche da parte della BCE, per garantire maggiore liquidità al sistema e individuare strumenti per far fronte all’emergenza.