Nel corso dell’ultima settimana, il mercato delle criptovalute è stato carico di entusiasmo. Il prezzo del Bitcoin ha toccato nuovamente la soglia dei 10.000 dollari, per poi assestarsi ad un prezzo leggermente più basso. Al momento in cui scriviamo la criptovaluta è scambiata per 9.754,38 dollari. Anche molte delle altre criptovalute hanno registrato un crescita, come spesso accade, creando ulteriore fermento nella comunità.
Gli avvenimenti delle prossime settimane saranno molto importanti per analizzare il trend del mercato. Considerando anche l’approssimarsi del prossimo halving di Bitcoin, per cui mancano circa 93 giorni, potrebbero manifestarsi forti oscillazioni dei prezzi.
Economia & Finanza
In Italia, lo scorso 3 febbraio 2020, il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha posto in consultazione fino al 19 marzo una bozza delle norme per sperimentare con iniziative FinTech all’interno di un sandbox regolamentare. Con questa consultazione pubblica, intende acquisire opinioni e commenti da parte dei soggetti interessati.
Un “sandbox” rappresenta un ecosistema chiuso nel quale testare, sotto la supervisione delle autorità, progetti innovativi aggirando i lunghi processi necessari per poter operare a norma di legge. Il sandbox in questione avrà una durata di 18 mesi:
Nel complesso, lo schema di regolamento in consultazione è volto a promuovere l’innovazione tecnologica consentendo alle imprese FinTech di testare nuovi servizi e prodotti legati all’impiego di tecnologie informatiche, nei settori finanziario, creditizio, assicurativo, sotto il monitoraggio dell’autorità di vigilanza competente e per un periodo di tempo limitato, non superiore a 18 mesi.
È stato inoltre istituito il Comitato FinTech, che avrà il compito di “definire i programmi e porre in essere le azioni per favorire lo sviluppo della tecno-finanza, nonché di formulare proposte di carattere normativo e agevolare il contatto degli operatori del settore con le istituzioni e con le autorità.”
Passando alla vicina Svizzera, l’Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FINMA) ha approvato una nuova disposizione per contrastare il riciclaggio di denaro. Al fine di rendere ancora più difficile condurre attività illecite, la soglia delle transazioni non identificate sugli exchange di criptovalute è stata ridotta da 5.000 a 1.000 CHF, equivalenti a poco più di 1.000$.
La disposizione segue l’entrata in vigore, il primo gennaio di quest’anno, delle due nuove normative Financial Services Act e Financial Institutions Act. Una delle modifiche più importanti introdotte dalla nuova disposizione è l’allineamento delle regolamentazioni nazionali svizzere con le direttive della Financial Action Task Force (FATF), introdotto a giugno dello scorso anno. L’organo internazionale aveva infatti imposto un limite di 1.000$ per le transazioni non identificate sugli exchange.
Tutti i fornitori di servizi finanziari operanti nel settore delle criptovalute saranno pertanto costretti a richiedere i dati di chiunque effettui una transazione con un importo superiore ai 1.000$, e tali informazioni dovranno poi essere condivise con le autorità.
L’iniziativa fa parte di una tendenza globale verso una più severa lotta al riciclaggio di denaro tramite criptovalute. Il 10 gennaio 2020, nell’Unione Europea è entrata ufficialmente in vigore la Quinta Direttiva Antiriciclaggio (5AMLD), che mira proprio a contrastare in maniera più efficace riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
Nel corso dell’ultima settimana, inoltre, i mercati DeFi hanno raggiunto un valore complessivo di un miliardo di dollari.
Il termine “DeFi” è un’abbreviazione di “Decentralized Finance” (Finanza Decentralizzata), che si riferisce all’utilizzo di blockchain, asset digitali e smart contract per offrire servizi finanziari come credito e prestiti.
Secondo il sito d’analisi Defipulse.com, attualmente nel mercato — che prende in esame smart contract, applicazioni decentralizzate e protocolli costruiti su Ethereum — sono presenti criptovalute per un valore complessivo di ben un miliardo di dollari: di tale cifra, il 60% viene rappresentato dalla stablecoin DAI di MakerDAO.
Le statistiche di Defipulse rivelano inoltre che un anno fa il valore della DeFi era notevolmente più basso, vale a dire circa 276 milioni di dollari.
Alcuni membri della comunità di Ethereum hanno sottolineato il ruolo chiave svolto dal Lightning Network di Bitcoin (BTC), che rappresenta quasi il 2% del valore complessivo (8,5 milioni di dollari): si trova alla nona posizione delle applicazioni DeFi più utilizzate.
Defipulse.com calcola tale valore ogni ora prendendo in considerazione il bilancio complessivo di ETH e token ERC-20 presenti all’interno di smart contract DeFi, e moltiplicando poi tali fondi per i loro prezzi correnti in USD.
Tecnologia
Edge, il web browser del colosso dell’informatica Microsoft, proteggerà gli utenti dai malware di cryptojacking. Un rappresentante di Microsoft Edge ha infatti svelato alla redazione di Cointelegraph che l’ultima versione del browser presenta una nuova funzione per bloccare le PUA (Potentially Unwanted Apps, vale a dire Applicazioni Potenzialmente Indesiderate), volta pertanto a contrastare anche i malware per i mining di criptovalute.
Il cryptojacking sta pian piano divenendo una seria una minaccia per la sicurezza informatica, e ora le aziende stanno ideando modi per impedire che i dispositivi degli utenti vengano infettati con questa tipologia di software. Il “cryptojacking” è una pratica criminale che consiste nello sfruttare la potenza di calcolo dei computer altrui per generare criptovalute, senza ovviamente l’esplicito consenso dei legittimi proprietari. Questo porta ad una significativa riduzione delle prestazioni dei dispositivi e ad un incremento dei consumi energetici.
Amitai Rottem, Product Manager di Microsoft, aveva accennato alla nuova funzione già in un tweet del 30 gennaio. Successivamente Eric Lawrence, Program Manager di Edge, ha spiegato che d’ora in avanti il browser bloccherà automaticamente i download contenenti PUA.
Microsoft sottolinea inoltre che si tratta di una protezione complementare alla funzione Microsoft Edge Tracking Protection, che già da tempo blocca automaticamente i software di cryptojacking più conosciuti.
Anche la Cina è tornata a fare notizia nel settore. La trasformazione digitale rappresenta una priorità nazionale per il Paese, che si realizzerà tramite l’integrazione di nuove tecnologie nelle imprese, nelle banche e in altri settori dei servizi: sono le parole di Hong Qi, presidente della banca cinese Minsheng Bank. In particolare, all’interno di un report del 4 febbraio, Qi ha affermato:
Si prevede che la piena adozione di tecnologie digitali come la blockchain permetterà di accelerare la trasformazione digitale e apportare nei prossimi dieci anni miglioramenti all’agricoltura, alla produzione, alla finanza e a molti altri servizi.
Minsheng Bank è stata fondata a Pechino nel 1996, e rappresenta una delle prime banche commerciali perlopiù appartenente ad entità non governative. La compagnia è specializzata nell’offerta di prestiti per piccole e medie imprese, e possiede oltre duecento sedi in tutto il territorio cinese. È stata anche una delle primissime aziende nel settore bancario cinese ad aver adottato la tecnologia blockchain.
Molti banchieri cinesi sono certi che la blockchain rivoluzionerà il sistema finanziario tradizionale, apportando modifiche radicali non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche nel modo in cui i partecipanti interagiscono fra loro.