Si confermano le anticipazioni sul taglio del cuneo fiscale, il decreto approvato dal Governo prevede dal prossimo mese di luglio un aumento in busta paga per 16 milioni di lavoratori dipendenti con reddito da 8mila 200 a 40mila euro.
Il Consiglio dei Ministri nella serata di giovedì 23 gennaio ha dato il via libera al provvedimento che attua le disposizioni previste dalla legge di Bilancio 2020 (comma 7 legge 160/2019).
Come è noto, si tratta di una riduzione fiscale del costo del lavoro che va interamente a favore dei dipendenti: in parole molto semplici, i risparmi fiscali confluiscono nel netto in busta paga, che quindi si alza. L’aumento medio è di 100 euro al mese, che comprendono anche il precedente bonus Renzi da 80 euro, quindi per coloro che già percepiscono questa somma il netto in busta crescerà di 20 euro.
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Il bonus si riduce poi sopra i 28mila euro, si azzera a quota 40mila euro. Ecco nel dettaglio come è modulato il taglio del cuneo fiscale contenuto nel decreto legge.
- Redditi da 8mila 200 a 26mila 600 euro mensili: lavoratori che hanno già il bonus da 80 euro, ottengono altri 20 euro al mese.
- Redditi da 26mila 600 a 28mila euro al mese: l’aumento è pieno, pari a 100 euro al mese.
- Redditi da 28mila a 35mila euro al mese: il bonus si riduce progressivamente fino a 80 euro al mese a quota 35mila euro.
- Redditi da 35mila a 40mila euro: il bonus fiscale continua a ridursi fino ad azzerarsi.
Questa dunque la progressione. In pratica, su base annua, per chi percepisce il bonus pieno c’è un aumento di 600 euro nel 2020, che diventeranno 1200 euro nel 2021 (quando il bonus spetterà per l’intero anno).
Il decreto, lo ricordiamo, attua il comma 7 della legge 160/2019, che stanzia 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi a partire dal 2021 per il taglio del cuneo fiscale, ossia del costo del lavoro.
Come detto, comporta un aumento in busta paga per un totale di 16 milioni di lavoratori: 11,7 milioni che avevano già diritto al bonus IRPEF da 80 euro (si tratta dei lavoratori dipendenti con reddito da 8mila 200 a 26mila 600 euro), a cui si aggiungono altri 4,2 milioni di nuovi beneficiari.
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, esprimendo soddisfazione per l’approvazione del decreto legge segnala che si tratta del primo passo verso «una più ampia riforma del sistema fiscale».