Il cantiere della Legge di Bilancio 2020 prosegue con i ritocchi alla plastic tax e alla sugar tax, l’esclusione delle spese sanitarie dalla stretta sulle detrazioni IRPEF, novità sulle agevolazioni Industria 4.0 fra le ultime proposte contenute negli emendamenti di relatori e Governo. Si tratta, molto in sintesi, delle modifiche stabilite dai vertici di maggioranza degli ultimi giorni, che portano a quello che sarà il testo definitivo della manovra 2020. I tempi ormai sono strettissimi, tanto che non ci sarà tempo per un vero esame da parte della Camera, dove il testo arriverà blindato da voto di fiducia. Nel frattempo, il premier Giuseppe Conte annuncia che in gennaio ci sarà un verifica di maggioranza su alcuni punti specifici del programma di Governo. Vediamo tutto.
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Le ultime modifiche alla Legge di Bilancio 2020
La plastic tax viene ridimensionata e slitta a luglio. Nel dettaglio, sarà pari a 0,45 centesimi al chilo (la metà rispetto a 1 euro al chilo previsto dal ddl del Governo), e verrà applicata non da gennaio ma dal primo luglio 2020.
La sugar tax, sulle bevande con zuccheri aggiunti, scende a 10 euro a ettolitro. Rivista la stretta sulle auto aziendali, con il fringe benefit che viene articolato su quattro fasce, dal 25% delle auto più ecologiche (che quindi diventano più conveniente rispetto all’attuale 30%), al 50% delle auto più inquinanti (che sale al 60% nel 2021).
C’è una revisione degli incentivi Industria 4.0: super e iperammortamento vengono sostituti da un credito d’imposta che va dal 6 al 40%. Nel dettaglio, sui beni strumentali nuovi, precedentemente agevolati con il superammortamento, si applica un credito d’imposta al 6%, per i beni tecnologici a cui negli scorsi anni è stato applicato l’iperammortamento l’agevolazione è al 40%, per i software al 15%. Il beneficio fiscale riguarda le imprese, i lavoratori autonomi, i liberi professionisti. Nuovo credito d’imposta anche per le attività di ricerca e sviluppo (12%), transizione ecologica (10%), innovazione tecnologica (6%). Proroga del credito d’imposta sulla formazione 4.0, con aliquote e tetti diversi a seconda della dimensione d’impresa.
Viene meglio dettagliato il bonus facciate, ovvero la nuova detrazione al 90% sui lavori di rifacimento delle facciate degli edifici. Resta al 90%, ma scende al 50% nel caso in cui il proprietario sia un’impresa o una partita IVA.
Infine, sale al 40% la percentuale di componenti femminili (quote rosa) nei cda delle società quotate (in questo caso, non si tratta di un accordo di maggioranza ma di un emendamento che ha visto un’approvazione trasversale di quasi tutte le forze politiche).
L’iter in parlamento
La manovra è ancora in commissione Bilancio al Senato. Il calendario prevede che arrivi in Aula a Palazzo Madama giovedì 12 dicembre, per l’approvazione venerdì 13. Successivamente, il testo dovrà passare alla Camera, dove non ci sono i tempi tecnici per ulteriori modifiche, che renderebbero necessaria una seconda lettura in Senato, non consentendo l’approvazione entro la fine dell’anno (in realtà, entro la pausa natalizia). E’ intanto iniziato l’esame al Senato del dl collegato alla manovra, già approvato dalla Camera: avvio dell’esame in commissione Fianzne martedì 10dicembre, il testo è atteso in Aula il 16 dicembre.
La verifica di Governo
In considerazione delle fibrillazioni tutte interne alla maggioranza che hanno caratterizzato l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 (che, come detto, alla fine verrà approvata con dibattito reale in un solo ramo del parlamento), il premier Giuseppe Conte annuncia un verifica di maggioranza per il prossimo gennaio 2020. Obiettivo: indicare un «cronoprogramma fino al 2023». Tre le direttrici indicate dal presidente del Consiglio: «razionalizzazione delle risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro regolatorio e ridurre gli oneri burocratici». L’iniziativa, secondo Conte, è «assolutamente necessaria», perché «è vero che abbiamo già dei punti programmatici ben chiari che sono alla base di questo governo, ma è anche vero che non abbiamo scritto quali sono le priorità, il cronoprogramma e quindi, assolutamente, chiederò alle forze politiche di condividere un percorso anche sul piano del cronoprogramma, e delle priorità».