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Legge di Bilancio 2020, iter dimezzato

di Barbara Weisz

9 Dicembre 2019 14:18

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Entro fine settimana l'approvazione in Senato del testo finale della Manovra, non ci sono i tempi per un vero esame alla Camera: occhi puntati sulle ultime modifiche alla Legge di Bilancio 2020.

Le forze di maggioranza hanno annunciato di aver trovato l’accordo sugli ultimi punti sulla manovra (plastic tax, sugar tax, cuneo fiscale). Nei prossimi giorni, con la presentazione degli emendamenti del Governo e dei relatori e la relativa discussione, si conosceranno nel dettaglio queste ultime intese. Resta il fatto che, fino alla fine della settimana, difficilmente la Legge di Bilancio 2020 arriverà alla Camera.

Calendario Manovra 2020

Il calendario più probabile vede l’esame in commissione prolungarsi fino a mercoledì 11 dicembre, quando il testo dovrebbe approdare nell’Aula di Palazzo Madama. In teoria, era previsto che questo succedesse fra il 9 e il 10 dicembre, ma gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da lunghissimi vertici e nuovi slittamenti.

Al momento, la data più gettonata per l’approdo in aula è giovedì 12 dicembre. Fra voto di fiducia e approvazione, il testo in questo caso verrebbe definitivamente licenziato dal Senato venerdì 13 dicembre. Per il passaggio alla Camera, rimane poco più di una settimana, visto che poi inizia la pausa natalizia. Non c’è il tempo per apportare nuove modifiche (che renderebbero necessaria una terza lettura in Senato). In pratica, il testo che arriverà a metà settimana in Senato sarà quello definitivo della Legge di Bilancio 2020.

Misure certe

E’ difficile al momento fare previsioni sulle modifiche ancora da definire e sui punti della legge destinati a restare come si configurano attualmente.

Sicuramente non aumenterà l’IVA dal prossimo primo gennaio, la manovra disattiva le clausole di salvaguardia mettendo a disposizione 23 miliardi. Dovrebbe essere definitivo anche il capitolo sulle agevolazioni fiscali: prorogate per tutto il 2020 le detrazioni su ristrutturazioni e riqualificazione energetica nelle attuali misure (rispettivamente, al 50 e 65%), il bonus mobili, il bonus verde. Introdotto il nuovo bonus facciate, detrazione al 90% senza tetti di spesa anche sui lavori di manutenzione ordinaria. Introdotto un nuovo paletto alle detrazioni IRPEF al 19% in dichiarazione dei redditi, che richiedono pagamenti tracciabili (con l’eccezione delle spese sanitarie), e si riducono sopra i 120mila euro di reddito, fino ad esaurirsi a quota 240mila euro.

Improbabili modifiche alla stretta sulle Partite IVA: eliminata la norma (mai entrata in vigore) che avrebbe introdotto dal 2020 la flat tax al 20% per l partite IVA fra i 65mila e i 100mila euro, resta invece il regime forfettario fino a 65mila euro, con aliquota al 15%, con i nuovi paletti relativi alle spese per i collaboratori (massimo 20mila euro), e all’eventuale reddito da lavoro dipendente (fino a 30mila euro).

Non si attendono particolari modifiche sulle pensioni (proroga opzione Donna e Ape sociale, rivalutazione piena fino a quattro volte il minimo), e sul pacchetto famiglia (bonus asili nido, bonsu bebè, congedo di paternità obbligatorio esteso a sette giorni, bonus cultura 18enni).

=> Legge di Bilancio 2020: analisi di tutte le misure

Le modifiche riguarderanno invece la plastic tax e la sugar tax: in entrambi i casi verranno ridimensionati, e con ogni probabilità non partiranno da gennaio ma dal prossimo mese di luglio. Si attende anche la decisione definitiva sulle auto aziendali: sicuramente non ci sarà il raddoppio del fringe benefit inizialmente previsto, ma una rimodulazione in base alle emissioni che prevede sconti per i veicoli meno inquinanti. E anche qui, partenza da luglio.

Attesa per il cuneo fiscale: in realtà in manovra al momento ci sono solo 3 miliardi di risorse per finanziare il taglio delle tasse sul lavoro, che andrà interamente a favore dei lavoratori. Il provvedimento dettagliato arriverà in un successivo momento, ma la materia è stata al centro dei vertici di questi giorni.

Per quanto riguarda infine le imprese, restano tutte le agevolazioni Industria 4.0, complete della svolta green che concede un nuovo credito d’imposta sugli investimenti green (legato all’iperammortamento), e il rifinanziamento della Nuova Sabatini (anche in questo caso, con nuovi stimoli per gli investimenti in macchinari a basso impatto ambientale).  In realtà, ci sono ipotesi di modifica, per esempio s è parlato della trasformazione di super e iper ammortamento in crediti d’imposta, quindi si attendono i testi definitivi per avere certezze. Restano invece le altre misure previste: ACE (aiuto alla crescita economica, che stimola la capitalizzazione delle imprese), le misure relative ai crediti d’imposta nel Mezzogiorno e nelle aree colpite dal sisma del 2016, le agevolazioni Resto al Sud, il piano Made in Italy.