Marcia indietro su plastic tax e auto aziendali: il Governo dimostra disponibilità a modificare una serie di punti della Legge di Stabilità 2020 in sede di dibattito parlamentare. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione sulla manovra in Senato, mostrando anche ottimismo sui conti pubblici, che potrebbero migliorare rispetto a quanto previsto nel Documento di economia e finanza (il Def), grazie a una crescita più robusta del previsto nel quarto trimestre 2019.
Conti pubblici
Ci sono «segnali incoraggianti», ha spiegato il ministro, di «un incremento anche nel quarto trimestre, che potrebbe non solo migliorare rispetto allo 0,1% previsto nella Nadef, ma dovrebbe dar luogo a un trascinamento positivo sulla crescita del 2020». Quindi lo 0,6% previsto dal Def è una stima prudente, che «ci permette di proiettare una crescita negli anni successivi all’1%».
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Correttivi alla Manovra
Per quanto riguarda le misure specifiche, Gualtieri ha fornito una serie di elementi sulla disponibilità ad effettuare modifiche.
Innanzitutto, su alcuni dei nuovi balzelli introdotti dalla manovra 2020, a partire dalla plastic tax (pari a 1 euro al chilo, in base a quanto previsto dal Ddl di Bilancio). Non ci sono dettagli sulle modifiche allo studio, ma la ratio è quella di andare incontro alle richieste delle categorie produttive senza rinunciare all’impostazione ecologica.
Abbiamo avviato una riflessione tecnica con gli operatori del settore, auspichiamo che il Parlamento intervenga e mettiamo a disposizione questo lavoro per rimodulare la misura ma salvaguardando la ratio dell’intervento che disincentivi l’abuso della plastica monouso.
L’altra apertura dell’esecutivo a possibili interventi riguarda la stretta sulle auto aziendali, che aumenta il peso della tassazione a carico del dipendente (con l’esclusione delle auto ecologiche). Anche qui, il Governo cerca una soluzione che incentivi «il rinnovamento del parco, ma modulando tempi e forme».
La misura inserita nel ddl, lo ricordiamo, prevede che raddoppi la tassazione a carico del dipendente, al 60% del fringe benefit, o al 100% per i Suv e le auto altamente inquinanti. Anche qui, ci sono state proteste da parte dei produttori, a cui l’esecutivo va incontro. Gualtieri ha dichiarato l’intenzione di:
garantire che modalità e tempi siano coerenti con i piani produttivi del settore automobili.
Per il resto, il ministro ha difeso l’impianto della manovra, ha sottolineato che l’eventuale aumento di gettito fiscale che deriverà dal piano Italia cashless (inserito nel decreto fiscale collegato) verrà utilizzato per abbassare la pressione fiscale su famiglie e imprese, ha sottolineato alcuni dei punti qualificanti della manovra (l’incremento del bonus asilo nido dovrebbe consentire «la sostanziale gratuità» per «la quasi totalità della famiglie italiane).