Il capitolo imprese nella Legge di Bilancio 2020 segue sostanzialmente due direttrici: avanti con gli incentivi Industria 4.0 e in generale a sostegno dell’innovazione, con misure anche specifiche per le PMI (vedi Nuova Sabatini), e svolta green, quindi stimoli a strategie di sviluppo aziendale basate sulla sostenibilità ambientale. Torna l’ACE, che sostituisce la mini IRES introdotta lo scorso anno (che non ha funzionato). Vediamo tutto.
=> Legge di Bilancio 2020: analisi di tutte le misure
Vengono prorogati senza modifiche rispetto alle regole applicate nel 2019, il superammortamento e l’iperammortamento 4.0. Quindi, il superammortamento sugli investimenti in beni strumentali nuovi resta al 130%, l’iperammortamento (che riguarda nello specifico gli investimenti in macchinari digitali e interconnessi 4.0) varia a seconda degli importi, dal 50 al 170%. Nel dettaglio:
- superammortamento: come detto, maggiorazione del 30% sull’ammortamento degli investimenti in macchinari nuovi. Sono incentivati gli acquisti realizzati entro il 31 dicembre 2020, oppure entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro fine dicembre 20202 l’ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato versato un acconto pari almeno al 20%. Resta il tetto a 2,5 milioni di euro.
- Iperammortamento: anche qui regole invariate rispetto al 2019, quindi maggiorazione al 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 100% fra i 2,5 e i 10 milioni, e al 70% fra i 10 e i 20 milioni. Proroga anche la maggiorazione al 40% per l’acquisto di software delle imprese che utilizzano l’iperammortamento. In entrambi i casi, acquisti da effettuare entro la fine del 2020, o il 30 giugno del 2021 ma con ordine accettato e acconto del 20% pagato entro la fine dell’anno prima. Ricordiamo che i beni e i software agevolati sono quelli compresi negli allegati A e B alla legge di Bilancio 2017.
Oltre agli incentivi sopra descritti, c’è un nuovo credito d’imposta per le imprese che utilizzano i macchinari acquistati con l’iperammortamento (a partire, quindi, dal primo gennaio 2017) nell’ambito di progetti di sostenibilità ambientale. L’agevolazione è al 10% con un tetto massimo di 60mila euro.
Prorogato anche il credito d’imposta per la formazione 4.0, fino al 31 dicembre 2020. Anche qui, le regole restano le stesse applicate nel 2019: agevolazione al 50% per cento per le piccole imprese, al 40% per le medie imprese, al 30% per le grandi imprese. I massimali restano a 300mila euro per le PMI e a 200mila euro per le grandi imprese. Ricordiamo in estrema intesi che sono agevolate le attività di formazione legate alla digitalizzazione 4.0, previsti dalla legge 205/2017 (commi 46-56), e dal decreto ministeriale attuativo Dello Sviluppo economico del 4 maggio 2018.
Rifinanziata la Nuova Sabatini: finanziamenti agevolati per le PMI che acquistano beni strumentali nuovi. Il 30% delle risorse è destinato a investimenti Industria 4.0, sui quali il contributo statale resta maggiorato al 3,575% (a fronte del 2,75% ordinario). Ci sono due novità: il contributo statale sale al 100% per gli investimenti 4.0 delle imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il 25% delle risorse viene destinato all’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale. A questi investimenti, come a quelli 4.0, si applica la maggiorazione del contributo statale del 30% (quindi, il contributo copre gli interessi del prestito che viene concesso a un tasso del 3,575%).
Altre misure per le imprese:
- ACE: torna l’aiuto alla crescita economica, che lo scorso anno era stato accantonato in favore della cosiddetta mini IRES imprese, poi via via depotenziata e ora eliminata. L’ACE è regolamentato dalla legge 201/2011, è destinato alle imprese il cui capitale proprio viene incrementato mediante conferimenti in denaro e accantonamenti di utili a riserva, consente di dedurre dal reddito delle società di capitale, di persone e delle ditte individuali in contabilità ordinaria, un importo che corrisponde al rendimento figurativo degli incrementi di capitale. Il calcolo viene fatto applicando un nozionale all’1,3%.
- Proroga credito imposta investimenti aree sisma: è pari al 25% per le grandi imprese, al 35% per le medie imprese e al 45% per le piccole imprese, riguarda l’acquisto di beni strumentali nuovi nelle aree delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo dell’agosto 2016.
- Proroga credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno: riguarda gli acquisti di macchinari nel regioni del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo), resta al 20% per le piccole imprese, al 15% per le medie imprese e al 10% per le grandi imprese.
- Ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno: sale dal 25 al 50% il credito di imposta per gli investimenti R&S effettuati nel 2020 nelle Regioni del Sud.
- Resto al Sud: le agevolazioni per i giovani imprenditori del Mezzogiorno si applica, per il 2019 e il 2020, a coloro che hanno compiuto i 45 anni entro il primo gennaio 2019.
- Piano Made in Italy: rifinanziato il piano straordinario per la promozione del Made in Italy, che viene attuato dall’Ice (istituto commercio estero).