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Manovra 2020: testo Ddl Bilancio in Senato

di Barbara Weisz

4 Novembre 2019 11:31

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Il testo del ddl di Bilancio arriva in Senato, prende avvio l'iter della manovra 2020: alta tensione sui temi fiscali, dalla plastic tax alle auto aziendali.

Inizia in Senato l’iter parlamentare della manovra 2020, le comunicazioni del presidente sul ddl di Bilancio sono in calendario per  martedì 5 novembre: il testo sarà assegnato alla commissione Bilancio, mentre le altre commissioni lo esamineranno solo in sede consultiva, trasmettendo i propri rapporti entro l’11 novembre.

Il passaggio parlamentare si annuncia infuocato, con alcuni punti della manovra 2020 (relativi a misure fiscali) già al centro del dibattito, ancor prima del’inizio della discussione in Aula. Non solo: nelle ultime ore si stanno aprendo nuovi capitoli. Ad esempio il M5S torna a proporre restrizioni alle aperture serali e domenicali dei negozi.

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Imposte ambientali

Tra i capitoli più caldi dell’attuale Ddl c’è la plastc tax: insieme alla sugar tax, una delle nuove imposte ambientali che hanno trovato spazio nella versione definitiva del disegno di legge della manovra, dopo un tira e molla sull’introduzione di nuovi balzelli in ottica green new deal.

Gradita al M5S e criticata da Italia Viva, prevede un’imposta da un euro al chilo per contenitori in plastica monouso e imballaggi non riciclabili/riutilizzabili, esclusi diversi prodotti in ambito sanitario (es.: siringhe). Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, si dichiara pronto a discutere rimodulazioni nel corso del passaggio parlamentare.

=> Clima: gli altri incentivi green 2020

In generale, la posizione di Italia Viva è critica non solo su questa ma anche su altre altre misure fiscali: gli esponenti del nuovo partito di Matteo Renzi, par di capire, preferirebbero individuare risorse attraverso altre soluzioni, come il posticipo del taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti o l’abolizione della quota 100.

Imposte auto

Riflettori accesi anche sulle auto aziendali, che è stata rimodulata rispetto alle prime anticipazioni: non cambia nulla per le auto ibride o elettriche, mentre raddoppia la tassazione a carico del dipendente per le auto di piccola e media cilindrata (dal 30 al 60%), mentre è totalmente a carico del lavoratore (100%) il chilometraggio di Suv e auto di grossa cilindrata super-inquinanti (che emettono oltre 160 grammi di CO2 al chilometro).

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Detrazioni IRPEF

Intesa di maggioranza più solida sulle detrazioni IRPEF al 19%, che verranno riconosciute dall’anno fiscale 2020 solo a fronte di pagamenti digitali (con l’eccezione di spese sanitarie e mutuo), in ogni caso entro determinati paletti di reddito: le detrazioni si riducono sopra i 120mila euro, e si azzerano a 240mila euro.

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Cuneo fiscale

Come detto, ci sono posizioni contrastanti anche sulla misura più costosa della manovra, il taglio del cuneo fiscale, che Italia Viva vorrebbe posticipare a ottobre, con uno slittamento di tre mesi rispetto al previsto luglio 2020. In questo caso, però, i paletti dl Governo sembrano piuttosto rigidi: il ministro Gualtieri ha ricordato che si tratta di un pilastro della manovra 2020, quindi non va modificato. In ogni caso, il dibattito si sposta ora in Parlamento.

Iter della manovra

L’iter di questo ddl di Bilancio 2020 inizia in Senato. Come di consueto le prime tappe sono rappresentate dall’assegnazione alla commissione Bilancio in sede referente (mentre le altre commissioni esaminano il testo in sede consultiva).

Verranno prima effettuate le audizioni con istituzioni e parti sociali, quindi si procederà con gli emendamenti, l’approvazione e l’invio del testo in Aula. L’approvazione di Palazzo Madama dovrebbe arrivare entro la fine di novembre o l’inizio di dicembre, quando il testo passerà alla Camera. La manovra va approvata entro il 31 dicembre per l’entrata in vigore del prossimo primo gennaio.