Per utilizzare le detrazioni fiscali al 19% in dichiarazione dei redditi bisognerà pagare con mezzi tracciabili, niente agevolazioni con pagamento in contanti con l’unica eccezione di alcune spese mediche e sanitarie (ticket e farmacia): è una delle novità di maggior rilievo delle ultime ore relative alla manovra 2020, il cui testo dovrebbe ormai essere quasi definitivo.
Gli ultimi giorni, infatti, sono stati caratterizzati da molteplici vertici di maggioranza, che, par di capire, hanno consentito di arrivare a una stesura definitiva del ddl di Bilancio.
Voci di spesa
Dal 2020 l’utilizzo del contante fa perdere il diritto alle detrazioni IRPEF (es.: spese sportive per i figli, spese funerarie…), a meno che non si tratti di acquisti in farmacia o con ticket sanitario. Nello specifico:
medicinali, dispositivi medici, prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
In un primo momento erano state inserite anche queste nella misura, mentre la stesura definitiva le ha escluse, per evitare di penalizzare le fasce più deboli della popolazione meno avvezze agli strumenti di pagamento elettronico.
Tetti di reddito
Dal 2020 cambia anche la platea dei beneficiari delle detrazioni (escluse alcune voci), che restano garantite al di sotto del 240mila euro di reddito complessivo e abolite per scaglioni superiori. Le detrazioni IRPEF al 19% spetteranno in misura piena solo a chi avrà un reddito complessivo fino a 120mila euro annui. Sopra questa cifra, si abbassano progressivamente fino ad esaurirsi sopra i 240mila euro.
Le eccezioni sono rappresentate dagli interessi passivi sui mutui, mentre è incerta fino all’ultimo l’esclusione delle spese per patologie gravi. Dovrebbero restare fuori anche le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie e riqualificazioni energetiche.
Bonus casa
In relazione alle agevolazioni fiscali legate alla casa, c’è la consueta proroga nella misura attuale del bonus sulle ristrutturazioni edilizie (50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro per unità immobiliare) e sulle riqualificazioni energetiche (65%, su tetti di spesa che cambiano a seconda degli interventi), bonus mobili (50% fino a un limite di 10mila euro) e sisma bonus.
Non è ancora chiaro cosa succederà del bonus verde (36% fino a 5mila euro di spesa).
La novità è rappresentata dal bonus facciate, nuova detrazione al 90% sui lavori di risistemazione delle facciate dei condomini. Si attendono i dettagli, soprattutto per quanto riguarda il tetto di spesa: è possibile che non venga fissato alcun limite ma non ci sono certezze. Fra le ipotesi, quella di un limite di 90mila euro. Sembra invece certo che questa detrazione si possa applicare anche alle spese di manutenzione ordinaria, contrariamente all’agevolazione sulle ristrutturazioni delle singole unità immobiliari (che invece richiede interventi di manutenzione straordinaria).