Conto alla rovescia per i professionisti che pensano di aprire un’attività utilizzando gli incentivi della misura Resto al Sud: il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ha firmato il decreto attuativo che rende operative le novità introdotte dalla manovra 2019 (comma 601 della legge 145/2018).
Resto al Sud anche per professionisti
Il decreto rende operativa la modifica del regolamento della misura, aprendola ai liberi professionisti (prima era riservata alle sole attività imprenditoriali) e alzando il limite di età a 45 anni dai precedenti 35.
Per presentare la propria candidatura sulla piattaforma Invitalia bisogna attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Ricordiamo brevemente che l’incentivo finanzia l’apertura di attività nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia con un massimo di 50mila euro (che se ci sono più soggetti richiedenti possono arrivare a un massimo di 200mila euro).
Il 35% della somma che viene erogata è a fondo perduto, il restante 65% è invece un prestito.
Requisiti e domanda
Per quanto riguarda i requisti richiesti ai professionisti, questi non devono risultare titolari di Partita IVA nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.
La piattaforma Invitalia, che bisogna utilizzare per tutte le procedure relative all’incentivo, è pronta per l’inserimento delle nuove domande, che si rivolgono a una platea più estesa.
Le procedure saranno attivate dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A disposizione dell’incentivo Resto al Sud ci sono 12,5 miliardi di euro.